Fantasy e Fantascienza

Gli elfi nel fantasy: Blogtour Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie

Appuntamento speciale, oggi sul blog, in occasione dell’uscita de Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie di Lord Dunsany. Com’è ormai tradizione su questi lidi, ad accompagnarci in questo viaggio ci sono molte talentuose blogger, che trovate riassunte nell’immagine in evidenza. Mi raccomando, non perdetevi i loro articoli se siete curiosi di sapere di più di questa nuova uscita targata Oscar Vault.
A noi, quest’oggi, spetta un incarico più che esaltante. Come avete letto dal titolo parliamo di elfi, di come sono nati e di come si sono diffusi nella letteratura fantasy. Un viaggio alla scoperta degli esseri alti e solenni diventati celebri con Tolkien ma nati ben prima, nel mito e nella leggenda; e che Lord Dunsany ha immortalato per la prima volta in un’opera di fantasy contemporaneo.

Pronti a compiere questo viaggio con noi?

Elfi: origine e mitologia

Risalire all’origine degli elfi non è semplice. Ci sono tracce di esseri dalla lunga vita perfino nella Bibbia, e molti dei miti e delle leggende precristiane ne presentano delle tracce. Nei miti norreni, ad esempio, gli elfi sono creature simili agli Aesir, gli dei di Odino, e possiedono poteri ben al di sopra di quelli umani. Spesso confusi con i nani (che però differiscono per l’altezza e per l’aspetto ben più simile a quello umano), gli elfi sono esseri dalla pelle bianca che vivono, invisibili, in mezzo agli uomini di Midgard.

Nelle leggende celtiche, invece, esseri simili agli elfi abitano il Tir na nog; un regno incantato a ovest dell’Irlanda nel quale il tempo scorre in modo diverso, la malattia e la morte non esistono e la bellezza e la giovinezza eterna regnano incontrastate. Qui gli elfi prosperano in bellissimi castelli che solo gli uomini davvero meritevoli possono vedere; perché il Tir na nog non può essere raggiunto se non con navi magiche (vi dice niente? questo mito verrà ripreso in seguito proprio da Tolkien).

Il Tir na nog

Gli elfi e il cristianesimo

È però con la tradizione cristiana e con i primi testi medievali che le leggende sugli elfi cominciano a diffondersi tra le popolazioni; anche se, ahimè, con il tempo gli esseri dalle orecchie a punta perdono l’accezione quasi divina in favore di una sfumatura ben più demoniaca. Nell’alto medioevo, gli elfi erano infatti ritenuti i responsabili di numerose malattie tra le quali l’insonnia, il mal di testa e i dolori reumatici. Inoltre, in molti ritenevano che gli elfi rapissero le donne per farne le loro concubine.

È in questo periodo che all’immagine classica degli elfi come creature alte e bellissime se ne sostituisce un’altra, più simile all’idea di folletto o di creatura fatata della mitologia celtica. Gli elfi medievali sono infatti raffigurati come creature brutte, spesso rachitiche e a volte persino con le lunghe code puntute.

Si è dovuto aspettare fino alla seconda metà del XIX secolo perché le storie riportassero in auge l’idea classica di elfi e queste creature riprendessero tutta la loro dignità.

elfi e cristianesimo

Gli elfi nel fantasy

È proprio verso la fine del 1800 che cominciano infatti a circolare i primi romanzi ispirati alle leggende celtiche. Da questi trae ispirazione anche La figlia del re degli elfi di Lord Dunsany, edito agli inizi del 1900. Uno dei primi romanzi moderni in cui gli elfi riacquistano la loro immagine di creature bellissime e desiderate dagli umani. Tanto che il protagonista del racconto, Erl, si avventura oltre il confine del mondo per entrare nelle terre degli elfi (una versione fantasy del Tir na nog) e rapire la figlia del re, la meravigliosa Lirazel. Avendo così accesso al reame del sogno, e potendo osservare la reggia incantata in tutta la sua armoniosa bellezza.

L’opera di Lord Dunsany non è interessante solo perché ha rispolverato gli antichi miti, ma anche perché è stata di ispirazione a moltissimi scrittori successivi. Da lui, ad esempio, Lovecraft ha tratto il lato sognante e misterioso, un po’ cupo e spesso spaventoso. Mentre J.R.R Tolkien, nel 1950, ha preso ispirazione per quella che è diventata a tutti gli effetti l’opera che ha consacrato gli elfi nella narrativa fantasy.

Libro delle meraviglie

Da Il signore degli anelli a Elf Quest

Gli elfi di Tolkien sono gli elfi degli antichi miti: bellissimi ed eterni, superiori e praticamente perfetti, incarnano tutti gli ideali delle divinità del Tir na nog. Nella trilogia li vediamo convivere con gli esseri umani ma anche ritirarsi nelle loro terre ad ovest, solcando i mari con navi magiche capaci di trasportarli in quell’aldilà che garantisce loro la vita eterna.

A partire da Il signore degli anelli, la narrativa fantasy ha accolto a braccia aperte la figura degli elfi bellissimi e saggi; dagli elfi tolkeniani sono infatti discesi gli elfi di Dungeons and Dragons che nel corso del tempo hanno preso il soprannome di elfi alti. E, in parallelo, si sono sviluppati anche gli elfi dei boschi, più piccoli e simili a quei folletti ai quali faceva spesso riferimento la tradizione cristiana (ma privi del lato demoniaco).

Proprio da questi ultimi ha tratto ispirazione Elf Quest, la serie a fumetti di Wendy e Richard Pini che ha rivoluzionato il mondo del fumetto indipendente degli anni ’80. E che ha reso gli elfi veri e propri protagonisti della storia.

Elf quest

Gli elfi nel fantasy moderno

Oggi è praticamente impossibile non imbattersi negli elfi quando si legge fantasy. Da Dragonlance a The Witcher, da L’ultimo elfo al Mondo Emerso; passando per varianti dell’idea classica di elfo che li vedono più bassi o più alti; dalla pelle d’ebano e i capelli bianchissimi come Drizzt do’ Urden; e perfino ostili e privi di empatia come nella saga di Mondo Disco.

Quello che è certo è che, nel corso dei decenni, il loro fascino è rimasto inalterato. Capaci di incantare in ogni loro forma, gli elfi sono senz’altro tra le creature fantasy più intriganti delle quali leggiamo. Ed è per questo che sono così felice che Oscar Vault abbia scelto di rieditare Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie di Lord Dunsany. Senza i suoi lavori, forse oggi avremo perso i contatti con questa razza dall’origine così misteriosa e affascinante.

divisore

In chiusura a questo breve viaggio nella storia degli elfi, ci tengo a ringraziare Sara del blog Il club delle lettrici compulsive che ha organizzato questo evento; e la Oscar Vault, ovviamente, per averci inviato una copia della raccolta per potervene parlare.

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.

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