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Recensione Il portale degli obelischi di Nora Jemisin

Metti il caso che hai appena terminato di leggere un libro incredibile. E metti il caso anche che quel libro sia scritto tutto in seconda persona, quasi fosse il racconto che un’anima fa a un’altra mentre ne condivide il cammino. Come puoi fare a meno di scrivere, di pensare anche tu in seconda persona, almeno per le ore successive? Sai, è proprio quello che è successo a me dopo aver voltato l’ultima pagine de Il portale degli obelischi e mentre scrivo questa recensione mi rendo conto che non esiste modo per evitarlo.

Come direbbe Essun, non esiste un ossido di modo di farne a meno.

Mi trovo quindi costretta a rubare stile e parole a Nora Jemisin e anche se non pretendo certo di saperne uguagliare l’intensità, spero di riuscire a trasmetterti in parte l’emozione che è stata leggere questo secondo romanzo. Ma, prima di iniziare, devo darti un avvertimento. Questo è un secondo libro, appunto, e come tale si porta dietro tanti riferimenti al suo predecessore. Se il primo non l’hai letto, dovresti evitare di leggere quanto sto per scriverti. Piuttosto, fidati di me e recuperati La quinta stagione; leggila e poi torna a farmi compagnia. E se hai bisogno di un incentivo, qui trovi la recensione del primo libro. Quella sì, la puoi leggere senza temere spoiler.

Sei ancora qui? Bene, cominciamo.

Il portale degli obelischi: la recensione
Il portale degli obelischi: la recensione

La trama

La quinta stagione è arrivata e, come entrambe sapevamo, è devastante. Gli animali si ritirano in letargo, muoiono o si adattano. Quest’ultima, ahimè, non ti piacerà. Anche gli uomini fanno lo stesso, si adattano, ma in modo molto meno efficace. Però ci sono gli orogeni, te li ricordi? Gli sporchi rogga che fanno paura a tutti, loro sì che sembrano più in grado di adattarsi a questa catastrofe. E forse sono anche lo strumento per arrestarla. Ti ricordi di Alabaster, lo stronzo ma a tratti tenero insegnante di Syenite? Be’, lui pensa di sapere come fare a mettere fine a tutto questo, forse addirittura una volta per tutte. A quanto parte c’entra la luna, ci credi? Io lo trovo ancora impossibile. Ma per farcela ha bisogno di Essun e della sua forza, e lei sembra tutt’altro che lieta di assecondare i deliri del suo mentore e amante.

Quello che succede dopo, quando i due si rincontrano a Castrima… direi che puoi solo leggere e scoprire di cosa si tratta. Io posso solo raccontarti quello che ne ho pensato.

Recensione Il portale degli obelischi

A dirla tutta, parlarti in questo modo non mi dispiace affatto. Sarà che ormai questa particolare inflessione mi è entrata dentro, mentre mi immergevo tra le pagine de Il portale degli obelischi. O forse è una sorta di sinergia che si è creata tra me e la persona che fino ad adesso ha raccontato la storia di Damaya-Syenite-Essun. A proposito, se mi leggi dopo aver letto il libro, sei rimasta sorpresa nello scoprire di chi si trattasse? Io sì, eppure un secondo dopo averlo letto tutto ha acquistato un senso. Non poteva essere nessun altro, e la rivelazione arriva proprio nel momento perfetto, quando meno te l’aspetti.

Anche i mille dettagli che Nora ha sparso per i due volumi hanno iniziato ad acquisire un senso, finalmente abbiamo ottenuto delle risposte. Ti aspettavi tutte quelle rivelazioni? Ti aspettavi di rivedere Nassun e di trovarla così cambiata, così forte eppure debole, così sola eppure tenace? Io l’ho adorata, forse perché in buona parte è Essun, ne possiede tutta la testardaggine, anche se il suo potere è più forte, più spontaneo. Ma ho amato di nuovo anche la nostra Syenite, il modo in cui la Stagione l’ha cambiata, ha levigato ancora di più il suo animo, la sua scorza già così dura e difficile da scalfire.

Se ancora non hai letto questo secondo volume…

…sappi che anche qui i personaggi sono il vero punto di forza. Nora ha questo talento raro, possiede la capacità di farteli sentire vivi, persone con le quali potresti quasi convivere. Quasi, non dimenticarti che molti di loro sono sporchi rogga. Era già successo con La quinta stagione, ti ricordi? Qui però la sensazione è più intensa, i personaggi sono di più e le loro personalità sono davvero sfaccettate.

Ce ne sono di nuovi, certo, alcuni non li avevamo nemmeno mai sentiti nominare prima di ora. Ma sono tanti anche quelli che tornano, e che qui ottengono finalmente il posto che meritano. Alcuni sono così vividi che non riesci a evitare che alla fine ti entrino dentro. Io ancora piango per una scena in particolare, che non posso dirti o ti rovinerei tutto il gusto di leggerla. Posso solo accennare che ha qualcosa a che fare con gente che non ha amato invano. Sappi però che dovrai procurarti un bel pacco di fazzoletti da affiancare al libro, e che quando ci sarai arrivata dovrai tornare e dirmi come ti sei sentita a riguardo.

Almeno potremo condividere i pianti forsennati.

Ma vogliamo parlare degli obelischi?

Lì, per me, è arrivata la più grande sorpresa. Forse tu ci eri arrivata, forse avevi già intuito quali fossero le loro potenzialità e come potevano essere sfruttati, ma io non ne avevo assolutamente idea. E scoprirlo è stato incredibile. Ero convinta che la nostra Nora avesse predisposto un sistema basato tutto sulla fisica, sulle leggi sottili ma note che regolano i fenomeni che conosciamo. Ma sapere che dietro tutto c’è anche qualcos’altro, quella vena argentata che Alabaster chiama magia, mi ha provocato un moto di esaltazione che non provavo da tempo.

Forse è proprio questo che amo di questa saga, sai? L’ottenere sempre più di quanto potessi immaginarmi e aspettarmi. La terra spezzata è una saga in continuo mutamento, fluida com’è fluida la magia che permea ogni corpo.

Messo giù il secondo volume, sto già chiedendomi cosa dovremo aspettarci dal terzo. Quali altri sconvolgimenti ci procurerà, la nostra Nora? Quali altre prodezze fisico-magiche leggeremo?

E soprattutto, come ci racconterà la storia d’opera in poi?

Hai notato quanto è cambiato il modo di raccontare la storia? Qui è tutta una seconda persona, ora che non abbiamo più bisogno della terza per farci raccontare il passato di Damaya e Syenite. Non so cosa tu abbia pensato davanti a questa scelta, ma io l’ho trovata davvero affascinante. È un po’ come se i fili si fossero finalmente ricongiunti e ora certi artifici non servissero più.

Basta un solo narratore per sentirsi parte di Essun, e l’effetto di immersione qui è ancora più imperante. Forse è per questo che non riesco a smettere di pensare in questa strana seconda persona. È diventata un po’ parte di me, come mi succede sempre quando mi imbatto in uno stile unico.

Da quello che abbiamo visto, nel terzo libro le cose potrebbero cambiare ancora, almeno sotto il punto di vista dello stile. Secondo te cosa dobbiamo aspettarci? Io sono sicura che, qualunque cosa Nora Jemisin abbia in serbo per noi, non potrà che essere incredibile. Stiamo a vedere, non vedo l’ora di tornare qui e parlare con te dell’ultimo capitolo di questa saga.

divisore

Sei arrivata alla fine di questa recensione de Il portale degli obelischi. Ma prima di salutarti, voglio giusto dirti che questo articolo è parte di un evento più grande, al quale hanno partecipato molte blogger. L’ha organizzato Raffaella del blog The reading’s love ed è grazie a lei se la Oscar Fantastica mi ha fornito una copia del secondo volume de La terra spezzata per potertene parlare.

Trovi la sua recensione e quelle di tutte le altre riassunte nell’immagine in alto. Io ti consiglio di farci un salto, sono sicura che anche loro hanno parecchie cose interessanti da raccontarti.

Ci leggiamo presto!

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.

2 thoughts on “Recensione Il portale degli obelischi di Nora Jemisin

  1. Ciao Denise,bellissima recensione che condivido in pieno. Sono le 2:30 e ho appena girato l’ultima pagina del Portale degli Obelischi. Ho ancora i brividi.
    Ci sono notizie sull’uscita de “Il cielo di pietra” in Italiano? Non vedo l’ora di divorarlo. Secondo te saró costretto a leggerlo in inglese?

    Buonanotte

    Lorenzo

    1. Ciao, Lorenzo!
      Grazie mille per i complimenti, sono felice che la recensione ti sia piaciuta e ancor più lieta che ti sia piaciuto il libro! Hai ragione, questo andava proprio divorato e anche io ora bramo il terzo per sapere come si concluderà la storia (ma, ahimè, a leggere in inglese sono abbastanza lenta quindi temo di dover aspettare l’uscita italiana).
      Da quello che so, il terzo volume dovrebbe uscire nel 2021, penso verso primavera, ma ancora non è stata annunciata una data ufficiale. Ti consiglio di tenere d’occhio i profili della Oscar Vault, perché appena avranno la sicurezza comunicheranno lì la data di uscita 😉

      Un caro saluto!

      Anche io

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