Recensioni

Blog Tour Tomb Raider e i diecimila immortali: 20 years celebration

Buon giorno Chiacchieroni!
Oggi ho il piacere di ospitare una tappa del BlogTour dedicato a Tomb Raider e i diecimila immortali, nuovo romanzo scritto a quattro mani da Dan Abnett e Nik Vincent e pubblicato in Italia da Multiplayer Edizioni.
Da fan sfegatata della saga non potevo assolutamente rinunciare a questa occasione, quindi insieme ad altre blogger ho dato il via a questo evento, iniziato il 18/01 e che si avvia ora alla conclusione, che vedrete il 27/01 con la recensione del romanzo.
Ognuna di noi ha scelto di parlare nella sua tappa dell'aspetto che sentiva più vicino di questa saga, che fosse esso correlato al romanzo, ai film o alla ben più nota serie di videogiochi. Io ho scelto di parlarvi nello specifico degli ultimi videogiochi arrivati nelle nostre case, quelli che mi hanno fatto riscoprire e amare Lara Croft e che l'anno scorso hanno avuto una riedizione speciale per i 20 anni del brand.
Ebbene si, la nostra Lara ha davvero compiuto vent'anni, e non si può decisamente dire che se li porti male, anzi. Come per molte altre saghe che hanno visto un remake in questi anni, anche per Tomb Raider c'è stato un notevole restyling, soprattutto grafico.

Ma di questo e di altro parleremo tra poco, ora lasciate che vi dia qualche informazione in più sul romanzo protagonista di questo evento:

Tomb Raider e i diecimila immortali


Autore: Dan Abnett e Nik Vincent
Prezzo: 14.90€
Editore: Multiplayer Edizioni
Genere: Avventura
Formato: Copertina Flessibile
Lingua: Italiano
Traduttore: Edoardo Rialti
Data di pubblicazione: 19/01/2017

Trama:
Ancora scossa da tutto ciò che è stata costretta a subire per sopravvivere sull'isola Yamatai, Lara Croft è determinata a lasciarsi alle spalle il calvario vissuto. Il suo desiderio di tranquillità svanisce quando la sua migliore amica Sam, apparentemente avvelenata da una qualche sostanza tossica, ha bisogno del suo aiuto per essere salvata.
Lara si mette subito alla ricerca di qualsiasi cosa sia in grado di aiutare Sam. Un filo di speranza, nasce dal mito di un antico manufatto misterioso dalle capacità curative, capace forse di spiegare anche gli eventi soprannaturali avvenuti sull'isola Yamatai.
Tuttavia, Lara non è l’unica alla ricerca del manufatto. Un magnate spietato, una società nell'ombra e una serie infinita di tirapiedi non si fermeranno davanti a nulla per sfruttare il potere della reliquia per i loro subdoli fini. La ricerca, spingerà Lara a viaggiare per tutto il globo, attraverso una fitta rete di cospirazioni, sospetti ed enigmi. Un percorso dove, il confine tra la vita e la morte è davvero molto sottile.

20 years celebration: i nuovi videogiochi

Come avrete capito dalla trama qui sopra, il nuovo romanzo riprende gli eventi da dove li avevamo lasciati dopo il videogioco Tomb Raider (2013), e segue la nostra Lara fino a poco prima dell'inizio dell'avventura di Rise of the Tomb Raider (2015), l'ultimo videogioco uscito da casa Square Enix (e sviluppato dalla Crystal Dynamics).
Io però non sono qui per parlarvi in modo approfondito del romanzo (cosa che farà per noi Irene di Non solo libri), ma la nostra chiacchierata si orienterà soprattutto verso i due (per ora) nuovi videogiochi, che vengono racchiusi abitualmente sotto la dicitura Terza Serie.

Il rilancio di Tomb Raider è partito nel 2013 quando la Square Enix ha acquisito la storica casa produtrice dei precedenti episodi, la Eidos Interactive; non si trattava del primo tentativo di riportare a galla la serie (già nel 2006 infatti era stata pubblicata una trilogia cominciata con Tomb Raider:Legend), ma senza dubbio si è rivelato il tentativo meglio riuscito, visto che il nuovo videogioco ha nella prima settimana venduto oltre 1.000.000 di copie; non sorprende dunque che in poco meno di due anni la casa produttrice abbia messo in produzione anche un secondo capitolo, Rise of the Tomb Raider appunto, e attualmente si vocifera sia in progetto pure un terzo capitolo (incrociamo le dita!).

Ma cosa ha permesso a questo ennesimo reboot di conquistare a tal punto l'interesse dei giocatori, storici e non?
Se dovessi ipotizzare, riferendomi anche alla mia esperienza personale, direi che sviluppatori e produttori hanno vinto un'ottima scommessa quando hanno scelto di narrarci le vicende di una Lara appena diventata adulta, molto meno matura di quella storica ma per questo, molto più emozionale ed intensa. Certo, la grafica altamente migliorata e l'ampissima mappa totalmente esplorabile hanno contribuito, ma forse avrebbero fatto meno effetto se a dargli concretezza ci fosse stata la vecchia Lara. Per quanto infatti la Lara intrepida e spericolata abbia formato l'immaginario di un'intera generazione, soprattutto di bambine che in lei vedevano un modello futuro di forza e coraggio, la nuova versione dell'archeologa è decisamente più umana e forse più adatta a personificare i suoi giocatori: nel corso del videogioco infatti la osserviamo crescere sotto i nostri occhi e plasmarsi in seguito ai tragici eventi che la investono. Dall'arrivo sull'isola di Yamatai in seguito ad una terribile tempesta, fino alla fine dell'avventura, quando la vediamo diventare a tutti gli effetti l'avventuriera che amiamo, possiamo vivere con lei tutte le sue paure, le sue debolezze e le sue incertezze; al contempo però possiamo quasi maturare con lei, prendere coscienza delle nostre capacità, tanto che il nostro miglioramento nel giocare va di pari passo con il suo diventare sempre più forte e tenace.

Credo sia quindi questo l'elemento davvero vincente di Tomb Raider 2013: una protagonista che muta con il suo giocatore, capace di renderlo partecipe, di farlo sentire a tutti gli effetti lì nella terribile isola di Yamatai, al suo fianco.
E forse è proprio questo il motivo per cui, dopo aver giocato entrambi i capitolo della Terza Serie, non riesco a mettere esattamente sullo stesso piano Tomb Raider 2013 e Rise of the Tomb Raider; il secondo capitolo è infatti spettacolare quasi più del primo, soprattutto per gli splendidi ambienti innevati in cui si svolge, e si notano i passi avanti fatti con il motore di gioco e con la grafica; eppure in questo Lara ha già preso coscienza di sé, sa come combattere e lo fa meno a malincuore. È cresciuta, e per godere appieno di questo titolo, dovremmo essere cresciuti anche noi con lei.
Motivo per il cuore consiglio di giocare i due titoli in ordine di pubblicazione, in modo da vivere più intensamente il suo cambiamento, e riconoscere poi nella nuova Lara il germe da cui sboccerà quella storica alla quale siamo rimasti legati.

Bene Chiacchieroni, la mia tappa finisce qui, ma non finisce qui il BlogTour di Tomb Raider e i diecimila immortali; se vi siete persi le tappe precedenti le trovate tutte riepilogate qui sotto, mentre se le avete già recuperate non perdetevi la recensione scritta da Irene, che arriverà tra due giorni.
Buona giornata a tutti e buona lettura! 😉

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.

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