Sono passati quasi dieci anni dalla prima volta che ho letto Mistborn. L’ultimo impero, e forse è più corretto dire che sono passate diverse vite da allora. Ho scoperto Brandon Sanderson appena arrivata a Pisa, da giovinetta iscritta a chimica e piena di ingenue idee sul suo futuro (non tutte…
Recensioni
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Danzando nello spazio: Orbital di Samantha Harvey
Fuori, la Terra rotola via in una massa di luce lunare, si allontana mentre loro avanzano verso il suo sconfinato confine […].* La Terra, vista dallo spazio, sembra perfetta: distesa ininterrotta di mari e terre, priva di distanze, di confini. È solo di notte, quando le luci si accendono, che…
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Inseguendo fantasmi letterari: Possessione di A.S. Byatt
Sono arrivata a Possessione di Antonia Susan Byatt per vie inaspettate: non lo avevo mai sentito nominare finché, durante una formazione con docenti di qualche settimana fa, una delle partecipanti lo ha presentato come il miglior libro che avesse mai letto, al contempo avvincente, intenso e altamente letterario. Con una…
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Osservare il dolore degli altri: Vite che non sono la mia di Emmanuel Carrère
Come si racconta il dolore degli altri? Quanta compartecipazione, quanta intensità possiamo infondere nel racconto di una sofferenza che ci vede solo come spettatori? A queste domande prova a dare risposta Emmanuel Carrère nel suo Vite che non sono la mia, romanzo del 2009 che muove i suoi passi dallo…
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Dissolversi: La vegetariana di Han Kang
Sono approdata a La vegetariana dopo qualche settimana dall’assegnazione del Nobel alla sua autrice. Conoscevo il libro a distanza, come argomento di discussioni orecchiate qua e là tra colleghe e amiche, ma finora non mi aveva attirata abbastanza da vincere la ritrosia dovuta a un primo, grande malinteso sul suo…
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Un libro (at)tira l’altro – Il caso non esiste
Autunno è il periodo dell’horror, l’ho già detto. Quest’anno con le Moschettiere di Dumas abbiamo deciso di dedicare il mese di ottobre alla lettura di Mary di Anne Eekhout, non è un libro horror vero è proprio, ma una biografia romanzata di Mary Shelley. Che in effetti, purtroppo, un po’…
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Il bambino di pietra. Una nevrosi femminile, di Laudomia Bonanni
E va bene, provo a scriverlo. Comincia così Il bambino di pietra, terzultimo romanzo di Laudomia Bonanni. Un inizio netto, definito nella sua incertezza: la risoluzione del fare un tentativo, del darsi una possibilità, anche se scettica, per stare meglio quando il resto non sembra funzionare: scrivere, scavare, cercarsi. Cassandra,…
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Ricominciare – Veronika decide di morire
Quanto è difficile riprendere a scrivere dopo mesi in cui la testa è stata impegnata altrove. Pensi che sia una di quelle attività come andare in bicicletta o camminare, per le quali tutti ti dicono che una volta imparato non smetti più di saperlo fare, ma la realtà è ben…
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Scrivere per ritrovarsi e perdersi ancora: Quaderno proibito di Alba de Céspedes
Ho sempre pensato che scrivere fosse un atto di autoaffermazione, un modo per trovarsi e interrogarsi tra volute di inchiostro e notti insonni a testa china sulle pagine. Eppure, giunta all’ultima pagina di Quaderno proibito di Alba de Céspedes, non posso fare a meno di chiedermi se invece non sia…
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Tra echi e ricordi: Chi dice e chi tace di Chiara Valerio
[…] non esiste nessuno. Forse manco io. Ma ascolto i racconti di persone conosciute e sconosciute e li intreccio. I racconti esistono, loro sì, da qualche parte. Sono eco, omaggi talvolta, e niente altro, non c’è esattezza e non c’è cronaca, tutto è mischiato, frainteso, inventato, mentito. È la prima…