Fantasy e Fantascienza, Fumetti, Recensioni

Come nasce un gioco di ruolo – Recensione Rise of the Dungeon Master di Kushner e Shadmi

Ed eccoci, miei adorati lettori, alla recensione vera e propria di Rise of the Dungeon Master, una graphic novel che la sottoscritta attendeva da parecchio tempo, e che domani arriva anche in Italia grazie alla Nicola Pesce Edizioni!

Se avete seguito il blog di recente, saprete che qualche settimana fa è uscito un altro articolo a riguardo, molto più personale e preliminare a questa analisi. Dato che l’opera di Kushner e Shadmi non è altro che la storia della nascita del mio amato Dungeons and Dragons, in quel primo appuntamento mi sono divertita a portarvi con me nella mia personale storia da giocatrice di ruolo, raccontandovi un po’ come sono approdata nel mondo di D&d e come, con il tempo, sono diventata una master appassionata e felice.
Se ve lo siete persi, il mio consiglio e di correre a recuperarlo prima o dopo questa recensione, così da farvi un’idea completa di quello che Rise of the Dungeon Master è stato per la sottoscritta (trovate l’articolo qui.)

Ma ora, veniamo a quello che il fulcro di questo articolo, e andiamo a parlare nel dettaglio di questa graphic novel.

 

Per farvi entrare meglio all’interno dell’opera di David Kusher e Koren Shadmi, è necessario un piccolo cambio di registro stilistico:

Sei un lettore, e sei appena entrato in libreria alla ricerca di un fumetto da portare con te nei prossimi giorni. Vuoi qualcosa di speciale, che magari racchiuda in sé quelle che sono le tue passioni più accese. Vaghi per un po’ per i corridoi finché eccolo, davanti a te compare un fumetto bianco, con una bellissima copertina che evoca tutto un immaginario del quale tu stesso ti sei nutrito negli anni. Leggi il titolo, e capasci subito di aver trovato il compagno giusto per te.

Lo apri, e ti trovi davanti questo:

Come potete vedere voi stessi, Rise of the Dungeon Master è narrato come fosse un’avventura di D&d, usando una seconda persona che permette di entrare nel vivo del racconto, e di sentirlo più nitidamente. Così, grazie alle parole di Kushner e ai disegni di Shadmi, conosciamo Gary Gygax prima, e Dave Arneson poi, i tuoi padri del gioco di ruolo più longevo di sempre. E al loro fianco ripercorriamo le tappe della vita del gioco, dai primi convegni di Giochi di Guerra a Lake Geneva, fino alla fondazione della TSR, e ai primi attriti tra i due famosi creatori.
Passo dopo passo, seguiamo l’evoluzione di un gioco nato come versione ispirazione da Little Wars di H.G.Wells, e sviluppatosi poi in modo sempre più complesso e articolato fino ad assumere l’aspetto che oggi conosciamo e amiamo.

Il risultato, è una vera e propria biografia del gioco, narrata attraverso i ricordi e gli eventi che hanno caratterizzato i suoi due creatori, nonché i giocatori che per primi hanno fatto loro l’impianto di regole di Dungeons & Dragons.
Lo stile grafico molto dettagliato di Shadmi si sposa alla perfezione con la particolare narrazione scelta da Kushner per raccontare queste vicende, e il risultato è un volume estremamente piacevole sia da ammirare che da leggere. Indicato principalmente per chi il gioco già lo conosce, e lo ama, è in realtà anche un modo molto carino di far approcciare qualche novizio all’universo di D&d, mostrando quanto lavoro, sudore e impegno ci siano dietro quei manuali che ogni giocatore conserva con affetto nella propria libreria.

Io mi sono trovata a divorare la mia copia digitale con voracità, bramosa di conoscere ogni risvolto che ha caratterizzato la storia travagliata di questo gioco, e in una prima istanza ho vissuto l’esperienza di lettura come fosse un vero e proprio racconto, del quale ero una spettatrice coinvolta. Solo in un secondo momento ho riaperto il docuemento e mi sono centrata sulle illustrazioni, ed è stato lì che ho iniziato ad apprezzare lo stile grafico di Shadmi, e il suo bianco e nero molto contrastato che ha dato tridimensionalità e spessore al racconto finale.

Insomma, sia che siate già amanti del gioco di ruolo per eccellenza, sia che siate curiosi ispirati dalle tavole e dalla narrazione di questo fumetto, Rise of the Dungeon Master è un piccolo gioiello che farà bella mostra di sé nelle vostre librerie, e che non potete assolutamente farvi scappare.
Parola di master! 😉

 

Anche a questo giro, ringrazio l’ufficio stampa per avermi fornito il materiale per questo ciclo di articoli, e vi lascio qui sotto qualche informazione aggiuntiva, nonché il nostro link da affiliate se volete far vostro il volume attraverso Amazon (il sito ci devolverà una piccola percentuale del vostro acquisto, che sommata alle altre ci permetterà di acquistare nuovi libri per tenere sempre vivo questo angolino letterario).


Trama:
Questa seconda uscita della collana dedicata all’artista statunitense Koren Shadmi racconta la storia di Gary Gygax, co-creatore di Dungeons & Dragons, uno dei giochi da tavolo più influenti mai realizzati. Scritto da David Kushner, che ha impostato lo stile della narrazione come quello del celebre gioco di ruolo, questo graphic novel proietta il lettore nell’avventura raccontandolo dalla prospettiva “in prima persona”, assumendo i ruoli dei diversi personaggi della trama. Gygax era figlio di immigrati cresciuti a Lake Geneva, nel Wisconsin, negli anni ’50. Un disadattato fantasioso, scappato in un mondo virtuale fatto di romanzi di fantascienza, storie militari e giochi di strategia. A metà degli anni ’70, co-creò, insieme a Dave Arneson, il famosissimo gioco Dungeons & Dragons, creandone le regole e inventando i classici dadi a 20 facce. Cominciando a lavorare a D&D nel seminterrato della sua casa, dovette presto lottare per tenere il passo con la domanda degli acquirenti interessati a comprare questo nuovo incredibile gioco…

Denise on FacebookDenise on InstagramDenise on Linkedin
Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.

Lascia un commento