Divulgazione, Recensioni

L’istinto di narrare: uomini e storie

Mi sembra quasi assurdo che sul sito ancora no avessi parlato del libro L’istinto di narrare di Jonathan Gotschall. È uno di quei libri che mi fa tentennare sulla mia convinzione che non esistono libri che un lettore dovrebbe per forza leggere nella vita. In genere, i titoli che mi fanno tentennare su questo pensiero sono tutti libri che parlano di lettori o ai lettori. In questo caso Gotschall ci parla delle nostre origini di narratori e conseguentemente anche di ascoltatori/lettori. Per questo reputo questa lettura essenziale per chi ama le storie, per chi ama leggerle, ma ancora di più per chi ama narrarle

Il titolo inglese The Storytelling Animal secondo me rende particolarmente ciò che l’autore vuole trasmettere, un po’ mi dispiace che con la traduzione si sia perso il concetto di “animale narratore”. Il significato comunque rimane abbastanza forte, noi siamo quello che siamo grazie alle storie, sono loro che ci hanno resi umani.

Trama

L’istinto di narrare di Jonathan Gotschall

In questo saggio Jonathan Gotschall racconta il mondo della narrazione legato all’evoluzione della razza umana. Per farlo spazia tra biologia e neuroscienze, passando ovviamente anche per la letteratura. Filogenetica e ontogenetica si ritrovano anche in questo caso a correre sullo stesso filone, così come la narrazione è stata importante per lo sviluppo dell’essere umano, allo stesso modo è essenziale per la costruzione dell’individuo.

Costruzione dei rapporti sociali, sviluppo dell’immaginazione, etica e moralità, sono solo alcuni dei punti su cui la narrazione lavora per aiutare gli uomini a formarsi come tali. Grazie alle storie possiamo vivere tante vite e accumulare esperienze impensabili per tutti gli altri animali. Per Gotschall il nostro successo evolutivo si deve proprio a questa speciale capacità di comunicazione.

Quattro chiacchiere su L’istinto di narrare

Quando si parla di un saggio bisogna sempre fare attenzione, semplificando troppo il contenuto, per poterne parlare in una recensione, si rischia di banalizzarne il contenuto. Per questo preferisco soffermarmi sul concetto di “animale narratore”, un concetto che non si ferma solo alla letteratura, ma abbraccia tutto il mondo del raccontare.

Gli esseri umani sono la loro memoria, e la loro memoria forma la loro storia. Il nostro vissuto ci rende ciò che siamo e per questo motivo pur essendo uguali siamo tutti diversi, nessuno di noi potrà mai avere la stessa storia da raccontare.

Raccontare storie ci permette di trasmettere esperienza e conoscenza, rendendo ognuno di noi capace di conoscere molto più di quanto possa sapere singolarmente. Ed è per questo che le storie sono uno degli elementi essenziali che ci hanno permesso di costruire la nostra civiltà.
Così come le storie sono state importanti nelle varie fasi dell’evoluzione umana allo stesso modo lo sono per la nostra crescita individuale. Attraverso le storie i bambini imparano che le difficoltà possono essere superate, si scoprono mondi lontani dal proprio vissuto e si sviluppa l’empatia.

Dalle storie che ci vengono narrate, alle storie a cui noi diamo forma, si crea il nostro mondo simbolico in cui viviamo e di conseguenza il nostro modo di affrontare il mondo reale.
Insomma, senza le storie niente di ciò che viviamo sarebbe possibile!

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Valentina
Lettrice onnivora, educatrice, mamma.
Dei libri amo la capacità di mostrare la complessità del mondo che ci circonda, forse per questo tra i miei generi preferiti rientrano fantascienza, fantapolitica, fiabe tradizionali e saggistica.

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