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Recensione Le diecimila porte di January di Alix H. Harrow

Avete presente quella sensazione strana e un po’ magica che provate ogni volta che vi imbattete in un libro che sembra scritto esattamente per voi? Quella certezza che vi si incide sulla pelle di aver trovato la storia giusta, le parole di cui avevate bisogno proprio in quel momento? Per me è un evento così raro e potente che ogni volta che capita è come se il mondo si fermasse e poi riprendesse a girare un po’ più lento. Con Le diecimila porte di January, il libro protagonista di questa recensione, è successo proprio questo.

Quando ho letto le prime pagine è stato come se l’aria fosse diventata più densa, il cielo più azzurro e il profumo dell’autunno più intenso e avvolgente. Arrivata all’ultima, il mio mondo aveva subito come uno scossone. E anche ora che sono seduta davanti a questa pagina bianca e lascio che le parole si riversino disordinatamente fuori da me, fatico a trattenere l’emozione. Ho trovato un nuovo tassello, una nuova storia capace di entrare a far parte di me. E raccontarvela sarà tutt’altro che semplice.

Le diecimila porte di January
Recensione Le diecimila porte di January

Trama

January è una bambina, la prima volta che la incontriamo. Ribelle e scatenata, si nutre di storie e di avventure, per sfuggire alla noia e al rigore della sua vita nella villa del signor Locke. L’uomo, che l’ha presa con sé quando ha assunto il padre, un giorno la porta in viaggio in una località sperduta nel cuore del nord America. Ed è qui che per la prima volta January si imbatte in una porta; un varco verso un nuovo mondo, che profuma di sale, cedro e allettanti promesse. Da quel momento, la vita di January non sarà più la stessa. E anche quando diventerà una giovane beneducata e quella porta non sarà che un lontano ricordo, in lei rimarrà la scintilla di qualcosa di più grande e di più allettante: il richiamo della libertà.

Recensione Le diecimila porte di January

Ci sono storie che sembrano scritte proprio per noi. Che sembrano parlare di noi, giocare con i nostri sogni, intrecciarsi ai nostri più profondi desideri. È questo che sembra volerci dire Alix Harrow con il suo Le diecimila porte di January, ed è questo stesso sentimento ad aver nutrito la mia fantasia per tutta la lettura.

La storia di January e della sua incredibile avventura attraverso le Porte è, d’altronde, un po’ la storia di tutti noi lettori. È il racconto di un’anima che crede nella forza delle parole, e che si lascia guidare verso l’avventura della sua vita. Forse è per questo, quindi, che mi sono trovata così immersa in questa storia. Perché parla a quella parte di noi che una volta aperto un libro si lascia avvinghiare dalle sue parole; ci spinge ad abbandonare la realtà e a credere che possa esistere altro, di più, di ciò che siamo abituati a vedere.

Sembra quasi volerci sussurrare, pagina dopo pagina, che tutto può essere possibile, quando si crede fermamente nella forza delle storie e nel potere salvifico delle parole.

Recensione Le diecimila porte di January
Recensione Le diecimila porte di January

Coraggio, Speranza, Amore

Dovessi definirla in poche, semplici parole, direi che Le diecimila porte di January è una storia di sentimenti. L’avventura stessa tra le pagine non è che un lungo viaggio di scoperta e riscoperta di quella parte preziosa e intima che ciascuno di noi custodisce. Quella che ci permette di mostrarci coraggiosi, che ci dà speranza e ci aiuta a credere anche nell’impossibile; e quella che ci aiuta a scoprire il misterioso ed esaltante fascino dell’amore, e la meraviglia di una vita forgiata nella ricerca della propria libertà.

January è un po’ la bambina che è dentro tutti noi. L’anima indomabile e scatenata che brama la libertà, che si nutre di bellezza, che cerca disperatamente di essere sempre e solo se stessa. Il resto, dalla misteriosa Società che la insegue ai loschi figuri che la compongono, dagli amici ai nemici che si stagliano lungo il suo cammino, non sono che la rappresentazione metaforica del mondo materiale e reale in cui viviamo.

A chi può parlare la storia di January

Le diecimila porte di January è la storia che noi lettori folli ci portiamo da sempre tatuata sulla pelle. È il racconto della nostra vita, scritto con parole così dolci e intese da farci sembrare che siano raccontate accanto a un fuoco in una notte stellata.

In questa storia siamo contenuti un po’ tutti noi, folli e sognatori che crediamo nel potere liberatorio delle storie. Noi che navighiamo in un oceano di parole d’inchiostro in cerca di quella scintilla che riesce a farci sentire davvero vivi.

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Come sempre, appena terminato il libro mi dico che dovrei aspettare qualche giorno, far sedimentare il turbine di emozioni e poi tirar fuori una recensione sensata e comprensibile. E come sempre, arrivo davanti allo schermo e non riesco a trattenere la marea. Si riversa fuori da me, incontrollabile, quasi sentisse anch’essa il bisogno di raccontarsi e di continuare a scorrere.

E io non posso trattenerla, o forse la verità è che non voglio. Credo ci sia bellezza anche e soprattutto in questo: in queste parole libere e selvagge che ispirate dal libro corrono verso di voi; in questo flusso ininterrotto di emozioni che, è questa la mia speranza più accesa, riescono forse a risuonare con quella parte folle e sognatrice di voi.

In ogni caso, io non posso non ringraziare la Oscar Vault per avermi inviato una copia de Le diecimila porte di January ai fini di questa recensione; né Francesca e le altre fantastiche blogger che, come sempre, ci tengono compagnia in questa avventura.

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.

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