Apriamo la prima tappa del Blog Tour dedicato alla nuova uscita di casa Mondadori: Gideon la Nona, di Tamsyn Muir. Primo libro di una trilogia fantasy, in libreria dal 27 ottobre 2020.
Aldilà del tempo e dello spazio, si posiziona una storia che ha un incredibile potenziale narrativo: negromanti, magia, duelli all’ultimo sangue, morte e mistero. Tutto concepito nei minimi dettagli, con lo scopo di portare il lettore a chiedersi più volte quale direzione stia prendendo la storia, per sorprenderlo quando meno se lo aspetta.
Le vicende raccontate ci catapultano immediatamente in un mondo nuovo, magico, e oscuro, curiosi di sapere chi finalmente l’avrà vinta, in questa costante lotta tra male e…male.
Recensione
Arrivata alla conclusione, finito di leggere l’epilogo, ho affrontato un momento di profonda riflessione: dovevo ancora metabolizzare la storia; effettivamente non ero ben riuscita a capire fino in fondo se ciò che avessi appena finito di leggere mi fosse piaciuto o meno.
Tutt’ora, porto con me questa sensazione.
Credo che questo primo libro sia ben confezionato, o almeno così parla la neofita del fantasy che vive in me.
Ho trovato estremamente interessanti molti espedienti narrativi, soprattutto l’idea di iniziare la storia in un certo modo e proseguirla creando un qualcosa di totalmente diverso rispetto a quanto avessi immaginato leggendo i primi capitoli.
Il romanzo è un sali e scendi di stati d’animo, di atmosfere, di sensazioni, e questo continuo fluttuare porta con sé anche molta confusione. Non che sia difficile seguire lo svolgimento della narrazione, diventa complicato, però, provare interesse per i personaggi e per le imprese compiute, non solo delle comparse, ma anche delle protagoniste.
Da non sottovalutare è una scrittura poco scorrevole in alcune scene descrittive e un linguaggio un po’ troppo scurrile, anche quando non richiesto.
Alla fine dei conti, Gideon la Nona è una commistione di elementi ben sviluppati e altri poco argomentati, ma chissà: forse dovremo solo aspettare il secondo volume e scoprire effettivamente se ha valore o meno la storia raccontata fin ora.
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Qualcuno ha per caso detto morte, mistero e magia? Sì, penso di aver sentito bene.
Allora impossibile non fare il paragone con un’altra trilogia fantasy edita Mondadori: La Falce di Neal Shusterman.
A pensarci bene, le due storie hanno in comune molto più di quanto uno possa immaginare; il fulcro centrale è lo stesso: avere nelle proprie mani il potere di decidere chi vive e chi muore.
Se in Gideon la Nona sono i negromanti con i loro incantesimi a stabilire la sorte di un corpo, in Falce l’ingrato compito è affidato a questi paladini incappucciati, spesso anche senza che lo abbiano realmente voluto.
L’unica grande differenza sta nel modo di sentire la morte.
Gideon la Nona è una paladina fedele alla sua negromante, che duella per difenderla con le stesse regole dei paladini della Corte di re Artù; difendere una padrona che usa le ossa per generare schiere di servitori, che invoca dei oscuri e maneggia la magia nera. Citra e Rowan, invece, sono due giovani Falci che si vogliono ribellare al sistema: vogliono rendere la morte umana, dignitosa, meno spaventosa di quanto possa sembrare.
Tuttavia, per quanto si pensi di poter disarcionare la Morte, questa tornerà sempre più forte di prima.
Per la copia di Gideon la Nona, i nostri ringraziamenti vanno alla Oscar Mondadori; e per aver organizzato questo evento tra blogger, come ormai d’abitudine, a Raffaella del blog The Reading’s Love.