Recensioni

Brevi viaggi nelle capitali del genere gotico/horror: Cose fragili

Casa editrice: Arnoldo Mondadori
Costo:€ 14,00
Genere: Fantastico – Gotico/Horror (Raccolta di racconti)
Titolo Originale: Fragile Things
Traduzione:Stefania Bertola


“Mescolando mitologia e filosofia antica con l’umorismo pop, queste storie raccontano mondi dove niente è come sembra e c’è sempre il rischio di inciampare in qualche imprevisto, di imbattersi in una vecchia conoscenza, per poi ritrovarsi a casa, confortati da riconoscere il più puro Gaiman in ogni pagina.”

Sono le parole che concludono la presentazione di questa raccolta di racconti, scritta nell’aletta della prima di copertina dell’edizione che ho acquistato, ma anche quelle con le quali io vorrei iniziare questa recensione, per un motivo molto semplice. Prima di iniziare la raccolta non ne capivo il senso, ora che sono giunta al termine non riesco a trovare parole migliori per descrivere l’esperienza di lettura. Un ritorno a casa, la piacevole consapevolezza che tra queste pagine sono racchiuse pillole di puro genio letterario.

Non sono un’amante dei racconti, non mi fa impazzire la loro indeterminatezza, ho provato a leggere raccolte diverse, ma quasi tutte mi fanno lo stesso effetto di spaesamento. Tanto è vero che questa è tra le prime che porto a termine, nonostante ne abbia iniziato davvero parecchie (un’altra raccolta che ho terminato è Io Robot di Isaac Asimov, ma in questo caso tutti i racconti si uniscono a creare un unico mondo, quindi alla fine è risultata una lettura molto più lineare rispetto ai classici racconti). Ciò che mi ha tenuto incollata alle pagine non è il fatto che questi racconti fossero più completi e complessi rispetto alla norma, la struttura stessa del racconto impedisce di approfondire troppo una storia, ma il fatto che mi sia trovata ad affrontare narrazioni completamente diverse tra loro, principalmente per quel che riguarda la forma. Ho trovato straordinaria la capacità di Gaiman di gestirsi in mezzo a tutti questi generi: filastrocche e poesie, istruzioni e pagine di diario, una miscellanea di stili che mette in luce un mondo fantastico dalle sfumature gotiche e horror.

Proprio per l’estrema varietà in quanto ad argomenti e stili credo di aver finalmente trovato il volume da consigliare a chi mi chiede da dove partire per conoscere Gaiman. Solo una settimana fa su Youtube, ad una persona che mi ha chiesto un consiglio per iniziare a leggere questo autore ho risposto così:
“Dipende da quale genere ti piace di più. I tre che ho preferito sono: Coraline, se ti piace la letteratura per ragazzi (ben fatta e ricca di spunti di riflessione), non so se hai già visto il film, rispecchia molto bene il libro; American Gods è sicuramente il libro che amo di più, è un libro più complesso e lento, ma estremamente allegorico, come in praticamente tutti i romanzi "per adulti" c'è un'ironia e una satira pungente che io ho apprezzato particolarmente; infine un libro che secondo me come genere si colloca tra i due Nessun Dove (del quale esiste anche la Graphic Novel), i personaggi sono più maturi rispetto ad un libro per ragazzi però l'avventura è estremamente intrigante, e una narrazione decisamente più veloce rispetto ad American Gods. “
Oggi risponderei diversamente perché tutta questa varietà è rinchiusa nella trentina di racconti che compongono Cose fragili. La brevità delle storie permette di concludere anche quelle narrazioni che non piacciono particolarmente, oppure di saltare direttamente al racconto successivo. In questo modo si può avere un’infarinatura generale di cosa voglia dire affrontare un romanzo di Neil Gaiman, quali sono i suoi temi e qual è il suo stile e capire se un romanzo completo possa piacere o meno.

Questi stessi motivi mi portano a consigliarlo caldamente anche a chi, come me d’altro canto, è ormai perdutamente innamorato delle storie create dall’immaginazione di questo autore. Noi che siamo avvezzi di viaggi in universi paralleli, passeggiate nei cimiteri ed incontri con Dei bellicosi, che amiamo le sfumature gotiche e horror della letteratura fantastica, con questa raccolta abbiamo la possibilità di sentirci a casa. Divorandola come se fosse una cesta di ciliegie o assaporandola come un bicchiere di amaro prima di andare a dormire, abbiamo la possibilità di tornare nelle ambientazioni che ci hanno stregato e conquistato.
Grazie a questa raccolta credo di aver capito l’utilità di questo genere di letteratura. Se è vero che ogni romanzo è un viaggio all’interno di una realtà sconosciuta, i racconti sono come dei weekend fuori porta, non puoi certo visitare tutto ciò che vorresti, ma ti danno un assaggio di cosa potrebbe dire una vacanza in quella zona. Penso sia giunto il momento di rispolverare le raccolte che ho in casa e riprendere a leggerle con una nuova consapevolezza. Sono abbastanza sicura che il risultato sarà decisamente diverso dalla prima volta che ho provato a prendere in mano quei libri.

Ovviamente questi racconti non mi sono piaciuti tutti allo stesso modo, per questo voglio concentrarmi su quelli che più di tutti mi hanno fatto girare la testa, quelli che ho letto, poi riletto ed infine letto a voce alta a qualcun altro perché non potevo tenere per me tanta bellezza.

Spose proibite degli schiavi senza volto nella casa segreta nella notte del terrore
Già il titolo è tutto in programma. Questo racconto, uno tra i più lunghi di tutta la raccolta tra l’altro, descrive un mondo in cui fantastico e realistico si sono scambiati di posto e lo fa tramite le parole di uno scrittore che non riesce ad andare avanti nella sua storia. Un esempio palese di come le convenzioni letterarie non esistano, se non situate nello spazio e nel tempo di riferimento dello scrittore stesso.

Arlecchino a San Valentino
Il protagonista è la conosciutissima maschera bergamasca della commedia dell’arte. La storia, in cui tutti i personaggi sono associati alle maschere della commedia dell’arte ed ognuno ha esattamente quel ruolo. Arlecchino vuole conquistare la sua Colombina e per San Valentino le regala il suo cuore, ma siamo pur sempre all’interno di un racconto di Gaiman, quindi cosa andrà storto?

Istruzioni
Non è un racconto, ma una serie di istruzioni appunto scritte a metà tra poesia e filastrocca.
Sono delle istruzioni importanti, quelle che ti servono per sconfiggere il mostro e tornare a casa.

Il sovrano di Glen
Racconto che chiude questa raccolta. Un racconto molto lungo e che consiglio come lettura solo e caldamente a chi ha già letto American Gods. Il personaggio principale di questo racconto infatti e Shadow, ci troviamo davanti ad una sorta di spin off in cui il protagonista si trova in Scozia, alle prese con altri Dei e personaggi mitologici.

In realtà vorrei parlarvi brevemente anche di altri racconti, ma Neil Gaiman ha fatto un’ottima introduzione ad ognuno di essi nel volume, quindi vi lascerò nel mistero di scoprire gli altri.
Qualcuno di voi ha già letto questa raccolta? Quali sono i racconti che vi hanno colpito di più?


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Valentina
Lettrice onnivora, educatrice, mamma.
Dei libri amo la capacità di mostrare la complessità del mondo che ci circonda, forse per questo tra i miei generi preferiti rientrano fantascienza, fantapolitica, fiabe tradizionali e saggistica.

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