Recensioni

Che sapore ha la felicità? Torta al caramello in Paradiso

Casa editrice: Bur – Rizzoli
Costo:€ 10,00
Genere: Narrativa
Titolo Originale: Can't Wait Get to Heaven
Traduzione:Olivia Crosio


Patricia Neal meglio nota come Fannie Flagg è ufficialmente entrata nel cerchio delle mie autrici preferite. In più ho scoperto che ha fatto anche una piccola parte in Grease – Brillantina quindi, chiacchieroni, vi presento il mio nuovo mito assoluto!
È una scrittrice omosessuale e spesso è possibile trovare nei suoi romanzi tematiche LGBT, Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop ne è un perfetto esempio, ma nel romanzo di cui vi parlerò oggi questa tematica non è inerente alla storia, anche se sono molte le caratteristiche che questi libri hanno in comune. Una delle cose che lega questi romanzi è il carattere della protagonista. Come Edge infatti, anche Elner è una donna estremamente forte e carismatica.

È sempre estremamente difficile per me parlare di un libro che mi è piaciuto tanto, ogni parola non mi sembra adeguata e non so mai quali termini utilizzare per poter spiegare al meglio quello che mi ha trasmesso. Ho iniziato questa recensione ormai non so quante e volte e altrettante volte ho cancellato tutto. Vorrei dirvi tante cose tutte assieme e alla fine mi incarto ed escono fuori frasi completamente sconnesse le une dalle altre che ben poco manifestano quello che questa lettura mi ha trasmesso. È un bel libro? Si, è un libro stupendo. Ma perché lo è?

Se ci seguite da un po’ probabilmente avrete notato che non ho dei gusti specifici per quanto riguarda il genere di libri che mi piacciono, spazio molto un po’ in tutti i generi (anche se il rosa non ho mai nascosto di non apprezzarlo particolarmente) e mi piacciono più o meno tutti i generi, tanto è vero che i miei autori preferiti appartengono a categorie completamente diverse tra loro. C’è però una cosa che in genere accomuna i libri che mi piacciono, tra le righe è possibile leggere un’altra storia, che segue si quella dell’autore, ma allo stesso tempo segue la nostra. È una sorta di sotto trama che permette al lettore non solo di immedesimarsi con i personaggi, ma anche di situare gli eventi che accadono nel libro nella sua vita quotidiana, permettendogli di ampliare il suo modo di vedere il mondo e soprattutto di interpretarlo.
Sono questi libri, che si portano sempre dietro qualcosa in più da dire, quelli a cui proprio non so resistere. Questa capacità di parlare intimamente al lettore non è insita in tutti i romanzi, alcuni vogliono solo raccontare una storia (e va bene così), ma quelli che mi restano dentro sono quelli che non solo raccontano una storia, ma permettono anche di ripensare alla tua storia. Si crede poi che i libri così debbano essere dei mattoni pesanti e lenti, ma come dimostra Fannie Flagg non è né il peso né la lentezza a rendere profondo un libro, solo la sua capacità di trasmettere emozioni e sentimenti, che permettano al lettore di far parte in prima persona di ciò che viene narrato facendolo riflettere sulle sue azioni, ma soprattutto sulle conseguenze che queste hanno nella vita di tutti i giorni.

Ma quali sono gli argomenti trattati in Torta al caramello in paradiso che rendono questo romanzo così speciale?
La citazione ad inizio libro credo che racchiuda perfettamente il primo concetto di cui vi voglio parlare:

« Ci sono due modi di vivere la vita.
Uno è come se niente fosse un miracolo.
L'altro è come se tutto fosse un miracolo.»

(Albert Einstein)

La vita è nostra, non può far altro che rispecchiare il nostro modo di affrontarla, sicuramente è difficile e ricca di ostacoli, ma spetta a noi scegliere la strada che vogliamo percorrere. Quali sono i nostri obiettivi principali? Quali sono i nostri sogni? Stiamo davvero facendo di tutto per realizzarli o segretamente stiamo aspettando che arrivi qualcuno a risolvere i nostri problemi?

Pensate mai a quello che avete piuttosto che a quello che vorreste? Non perché sia una brutta cosa avere dei sogni e volere di più, ma semplicemente vi siete mai fermati un attimo, in questo mondo sempre di corsa, a pensare ai risultati che avete già attenuto e magari farvi anche i complimenti se sono risultati che neanche speravate di ottenere?
Sempre di corsa, sempre di fretta, stressati e con un cinismo imperante. Dov’è la felicità?
I personaggi di Torta al caramello in paradiso ci ricordano costantemente questa folle ricerca, ognuno di loro non la trova per un motivo diverso, magari la sta cercando in un posto sbagliato oppure ha solo sbagliato obiettivo, che dire poi di chi non riesce a trovarla perché sceglie di circondarsi di uno spesso strato di cinismo e tristezza che tenga lontana la possibilità di fallire ancora?

Cosa ci piace fare? Perché non lo stiamo facendo? Quel viaggio, quella telefonata, quell’abbraccio, quel nuovo inizio, quella scelta. Cosa rovinerebbe in maniera irrisolvibile?
Si si, lo so, “ma il lavoro”, “e se poi non va bene” o “nessuno apprezzerebbe”.
Lasciare tutto e partire in Australia da un giorno all’altro, se lo volete lo potete fare, c’è già chi lo ha fatto prima di voi.
Licenziarsi da un lavoro (anche a tempo indeterminato) perché non è quello che volete dalla vita e trovare il lavoro dei vostri sogni, c’è già chi lo ha fatto prima di voi.
Se le cose si vogliono realmente si ottengono, ma c’è bisogno di tanto lavoro dietro, niente accade per caso. Io, per esempio, so benissimo che se non mi metto a seguire un corso di giapponese come si deve difficilmente avrò la possibilità di trasferirmi in Giappone. E non ho mica intenzione di deludere quel povero sushi che si aspetta di essere divorato da me!
Voi cosa volete di più dalla vita? State usando il vostro tempo per ottenerlo?

Il secondo concetto è l’importanza della comunità, o per lo meno di quel cerchio di parenti e/o amicizie su cui poter sempre contare.
I legami con gli altri sono importanti, potersi fidare delle persone però è sempre più difficile e partire diffidenti non è certo il modo migliore per poter instaurare un legame di fiducia. Come per molte altre cose poi (il rispetto in primis), è un atteggiamento che si pretende ma non si dà. Strano modo di comportarsi!
Le relazioni sociali sono estremamente sottovalutate in virtù di un costante elogio dell’individualità. Ma ne vale la pena? Raggiungere un successo e non avere nessuno con cui festeggiare, avere un problema ma nessuno con cui parlarne. Avere e mantenere delle amicizie sincere non è certo semplice, perché noi per primi dobbiamo metterci in gioco, però in cambio abbiamo la possibilità di avere sempre qualcuno al nostro fianco, anche nel momento in cui involontariamente ci troviamo a dover coprire le prove di un omicidio nascondendo una pistola nel sacco di panni sporchi…

Sagacia ed ironia ci accompagnano alla scoperta di Elner e delle sue amicizie, tra eventi allegri e tristi, mostrandoci sempre più di un modo per affrontare belle e brutte notizie.

Infine, un'altra cosa assolutamente stupenda del romanzo (ed estremamente importante per una golosa come me) è la presenza nelle ultime pagine delle ricette dei piatti nominati nelle pagine. Non solo quella della torta al caramello quindi, ma anche quella dello sformato di Irene, della torta alle noci e tante altre. Ed io non vedo l'ora di provarle!

Ecco, ho cancellato e riscritto talmente tante volte la recensione che alla fine anche questa volta ne risulta un discorso un po’ molto diverso da come lo avevo immaginato!
Se siete riusciti a seguirmi sino a questo punto vi saluto consigliandovi caldamente la lettura di questo romanzo (così come di Pomodori verdi fritti), perché ha la capacità di aprire gli occhi su problemi e questioni che spesso vengono lasciate in disparte, nonostante dovrebbero essere sempre al centro dei nostri pensieri.

Trama:
La vita è proprio strana… Lo può ben dire l'ultraottantenne Elner Shimfissle, che un momento prima si inerpica sulla scala per raccogliere i fichi dall'albero e un momento dopo si ritrova a terra, priva di sensi dopo essere stata punta da uno sciame di vespe. I vicini la soccorrono subito e la portano in ospedale dove purtroppo i medici non possono far altro che constatarne il decesso. Alla notizia, parenti, amici e l'intera comunità della cittadina di Elmwood Springs sono colti da un'infinita tristezza e da un rimpianto inconsolabile: con i suoi saggi consigli e la sua purezza di cuore quella generosa e intrepida vecchietta era stata un punto di riferimento prezioso per tutti. Iniziano i preparativi per il funerale e da tutto il paese arrivano fiori e condoglianze. Ma nessuno ha fatto i conti con la defunta… Elner, stesa su una barella in camera mortuaria, apre gli occhi con l'impressione di sentirsi molto meglio e, benché stupita che nessuno si accorga più di lei, si alza, esce dalla porta, percorre il corridoio fino a un ascensore, vi sale e, dopo un viaggio che ha dell'incredibile, si ritrova in Paradiso a vivere un'avventura che non si sarebbe mai aspettata, incontrando persone che non avrebbe mai creduto di poter vedere, esaudendo il suo grande sogno: domandare tutto ciò che ha sempre voluto sapere riguardo alla Vita. Ma forse la sua ora non è ancora giunta, ed Elner potrebbe tornare indietro, nel mondo dei vivi, a rivelare qual è il segreto della felicità.



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Valentina
Lettrice onnivora, educatrice, mamma.
Dei libri amo la capacità di mostrare la complessità del mondo che ci circonda, forse per questo tra i miei generi preferiti rientrano fantascienza, fantapolitica, fiabe tradizionali e saggistica.