Recensioni

Come si scrive una recensione?

Da quando ho iniziato a scrivere qui sul blog una delle domande che mi rimbalzano maggiormente in testa è: come si scrive una recensione? Ma ancora di più, quali sono le caratteristiche di una buona recensione?

Questi dubbi sono ovviamente accentuati dalla mole di persone che SANNO come si scrive una recensione e sono pronte a darti i loro consigli, suggerimenti, anzi no, linee guida ferree e invalicabili se vuoi parlare di libri come si deve.

Leggere le recensioni altrui

La prima cosa che ho fatto, ovviamente, è stata leggere le recensioni degli altri, sia online che su riviste dedicate alla lettura. Per un primo periodo ho quindi cercato di prendere spunto da lì, ma più scrivevo meno ero soddisfatta, soprattutto quando dovevo scrivere di un testo che mi aveva colpito particolarmente.

Senza contare che si trovano ovunque persone che ti informano che se non hai approfondito lettere non puoi parlare di libri, non hai il bagaglio culturale adatto. Ed io in effetti non ho alle spalle degli studi che mi permettano di approfondire vita, morte e miracoli dell’autore o stile, trama e linguaggio del testo.
Se devo dire la verità però, tutto questo non mi ha mai particolarmente interessato, neanche nelle recensioni che leggevo. Se poi la recensione deve essere solo un riassunto dell’opera, posso trovare il tutto direttamente su Amazon.

Umberto Eco, Pepe Satàn Aleppe, La nave di Teseo

La mia ultima lettura Pape Satàn Aleppe. Cronache di una società liquida di Umberto Eco ha alleggerito di molto la mia coscienza sul mio modo di parlare di libri.

Il libro di Eco, pubblicato pochissimi giorni dopo la morte dell’autore dalla casa editrice La Nave di Teseo, è una raccolta delle sue bustine. Le bustine erano degli articoli della rubrica La bustina di Minerva che Eco ha curato dal 1985 al 2016 sul settimanale Espresso.

I temi delle bustine coprono gli svariati interessi dell’autore e temi di attualità, e non mancano certamente anche critiche e consigli letterari.

La rivelazione: ecco come voglio parlare di libri!

La recensione come approfondimento

Chiariamoci, non intendo minimamente paragonarmi ad Umberto Eco nel mio parlare di libri, non credo di poter avere la sua competenza neanche arrivata alla sua età.

Quello che intendo è che a me piacciono le recensioni che non si fermano al libro in sé, anzi, che magari il libro neanche lo trattano in maniera centrale. Il libro però è il punto di partenza per un ragionamento, per un approfondimento su un tema che può interessare anche a chi il libro non lo ha letto (o non lo ha ancora letto).

In effetti non so se in questo caso si possa ancora parlare di recensione. Ma “Approfondimento che parte da un libro” mi sembra un po’ lunga come definizione.

In questi articoli simil recensioni (aspettando che mi venga in mente un nome più adatto), non ci si ferma alle informazioni sul romanzo, ma si va oltre. In fondo un buon libro può essere approfondito molteplici aspetti, per questo credo che sia estremamente interessante quando una persona lo analizza secondo il proprio punto di vista, dettato dalla sua sensibilità e dai suoi interessi.

Quando Umberto Eco parla di libri, in queste bustine, li lega ad eventi storici o di attualità che poi approfondisce. Il fatto che certi testi lo abbiano portato a fare certi ragionamenti per me è molto più attraente del sapere semplicemente di cosa parla il libro.

Ma quindi, come si scrive una recensione?

Non lo so. Sopratutto visto che non so se siamo ancora nel campo delle recensioni.

Quello che penso di aver capito però è che chiunque si voglia mettere a parlare di libri deve trovare la sua strada, cercando di lasciare da parte ciò che fanno gli altri per trovare la propria unicità.

Voi avete altri consigli?

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Valentina
Lettrice onnivora, educatrice, mamma.
Dei libri amo la capacità di mostrare la complessità del mondo che ci circonda, forse per questo tra i miei generi preferiti rientrano fantascienza, fantapolitica, fiabe tradizionali e saggistica.

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