Dopo lungo rimuginare e dopo tante indecisioni, finalmente mi sono decisa: ho pubblicato un libro. Da una settimana circa “Il cerchio spezzato” è disponibile all’acquisto e alla lettura su Amazon. Ho scelto di optare direttamente per l’autopubblicazione per diverse ragioni, alcune maturate frequentando l’ambiente editoriale in questi nove anni di Chiacchiere Letterarie. La principale, però, quella che ha davvero mosso il mouse sull’opzione “Pubblica” di Kindle Direct Publishing, è del tutto personale: se avessi dovuto attendere tre-sei mesi per avere una risposta da una casa editrice, e poi altri tre-sei per averla da un’altra e così via, avrei cambiato idea mille volte, e il libro non avrebbe probabilmente mai visto la luce.
Mi sono fatta quindi guidare da un inaspettato moto di coraggio e mi sono lanciata prima di vederlo svanire nel nulla come già è successo in passato. A dirla tutta, però, continuano a tremarmi le gambe all’idea che il frutto di sei lunghi mesi di gestazione è ora leggibile da persone esterne al mio nucleo intimo. Sono divisa tra la paura e una sensazione potentissima, e non ancora del tutto chiara, di libertà. È un po’ come trovarsi in cima alle montagne russe, un attimo prima della discesa, guardare il mondo dall’alto e rendersi conto di quanto si è piccoli e al contempo infiniti. Per poi precipitare inesorabilmente verso valle, con tutto il rivoltamento che questo comporta.
In ogni caso, il primo passo è fatto e ora “Il cerchio spezzato” è libero di camminare con le sue gambe. Da madre letteraria, non posso che guardarlo con un misto di timore e orgoglio. Tra le stanze disordinate e piene di vita del Circo sono cresciuta come ho fatto in pochi altri luoghi, immaginari e non. Mi sembra giusto quindi ringraziare i miei circensi (Elena, Antonio, Michela, Alessandro e Davide) per avermi condotta fino alla persona che sono oggi. E per avermi dato la prima spinta verso la persona che mi sto impegnando a diventare.
Un ringraziamento speciale va al mio adorato editor e complice, che si è preso l’impegno di aiutarmi a presentarli al meglio. Spero che il Circo e le persone che lo abitano possano accogliervi e accompagnarvi per un pezzetto di strada come hanno fatto con me.
Buona lettura!
Trama
Il Circo dei Pazzi è un appartamento fin troppo caotico nel cuore di Pisa, condiviso da quattro vite dense e complicate. Elena, Antonio, Davide e Alessandro sono uniti dallo stesso filo conduttore: sono cerchi spezzati, persone interrotte incapaci di trovare la propria strada.
L’arrivo di Michela, turbolenta sorella di Elena, e una proposta di lavoro all’estero ricevuta da Antonio turbano il fragile equilibrio in cui vive il Circo, costringendo i coinquilini a guardarsi in faccia e ad ammettere la propria incapacità di vivere come persone normali. E a comprendere che nell’essere spezzati può esserci un valore aggiunto, se si coltiva la capacità di trovarsi e condividere le sofferenze.
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