Recensioni

Il quaderno del destino – Martina Dei Cas

Il quaderno del destino Martina Dei Cas

L'autrice:
Martina Dei Cas nasce nel 1991. Vive ad Ala ed è laureanda in Giurisprudenza ad indirizzo transnazionale presso l’Università degli Studi di Trento.
Nel 2009 esce il suo primo libro per ragazzi Una stravagante mattinata a Operà.
Nello stesso anno, dopo una breve esperienza di volontariato in Nicaragua nasce il suo secondo romanzo Cacao Amaro, premiato al “Concorso Letterario Quel Libro nel Cassetto”.
Con il racconto Chañan Curi Pilar ha vinto il titolo onorifico di Giovane Ambasciatrice CIRSI dell’Interculturalità 2011.
Nel tempo libero ama viaggiare e fa l’aiutocompiti per bambini di elementari e medie presso l’associazione Il Sentiero di Ala.

Trama:
Ci troviamo a Managua, in Nicaragua, CentroAmerica. Joaquin e Thalia sono due ragazzi di strada che vengono salvati dal loro triste destino da Brenda, un'anziana signora che li trova dopo che Joaquin ha avuto un infelice incontro con due suoi vecchi amici scagnozzi del Diablo, boss della gang mafiosa della zona. Brenda decide di occuparsi di loro, oltre a toglierli dalla strada li farà andare a scuola e si occuperà del loro futuro. Ma la calma non dura, il Diablo si farà nuovamente vivo e per sfuggirgli Brenda decide di tornare alla sua città natale. Questo viaggio ci porterà alla scoperta di un passato dimenticato e di un altro impossibile da dimenticare. In questo viaggio non sarà solo Joaquin ha scoprire il suo futuro, ma anche altri personaggi che forse pensavano di non aver più la possibilità di cambiare.

Recensione:
Il libro mi ha ispirato da subito, non solo per la trama, ma soprattutto per il fatto che la scrittrice parlava di un ambiente che conosceva da vicino e questo mi ha incuriosito tantissimo. Amo i libri che descrivono mondi a me distanti in maniera realisica, quindi mi sono approcciata a questo libro molto positiva, e non mi ha minimamente deluso!
La prima caratteristica che mi è piaciuta è che la storia è davvero verosimile, non una di quelle in cui si pretende di parlare di qualcosa che in realtà non si conosce per niente e si finisce per rendere il racconto solo un accozzaglia di eventi impossibili. Ogni particolare, ogni evento studiato e collegato al resto del racconto è risultato perfetto, forse un po' dolce il finale (che però io avrei voluto ancora più dolce solo per contrastare il precedente amaro), ma il risultato, a mio parere è stato veramente perfetto.
Anche la modalità di scrittura mi è piaciuta tantissimo, non ci sono tantissime descrizioni, ma sono fatte talmente bene da darti comunque la sensazione di trovarti nelle strade insieme ai protagonisti, ho apprezzato tantissimo le frasi in spagnolo e i pezzi di canzone che raccontavano i sentimenti dei personaggi, mi ha permesso di immedesimarmi ancora di più con loro, buoni o cattivi che fossero (anche se forse dei veri cattivi se ne parla proprio poco). Il ritmo degli eventi può essere visto come una perfetta colonna sonora, più lento e disteso nei periodi di calma e più veloce nei momenti di azione, a rimarcare in maniera ancora più netta gli eventi.
Ci sono alcuni momenti in cui le vicende sembrano calmarsi, in cui sembra che il peggio sia passato. Ma è solo la calma prima della tempesta. Sembra che in un mondo in cui dominano gang mafiose e corruzione non si possa mai stare davvero tranquilli, e non credo che questa visione discosti molto dalla realtà dei fatti.
Verso la fine del libro, quando tutti i conti in sospeso iniziano a chiudersi ti rendi conto di esserti affezionato ai personaggi più di quanto credessi e soprattutto a personaggi che credevi solo secondari. Ma come dice l'autrice “non c'è vittoria senza sconfitta” e un finale in una realtà simile non può essere roseo al cento per cento.
Un racconto bello e triste, ma anche pieno di speranza. Un inno all'istruzione e alla speanza di poter cambiare le cose, anche dal piccolo, anche partendo dal basso. Fa valutare da un'altra prospettiva (azzeccato il nome della casa editrice “ProspettivaEditrice”in questo caso) la realtà in cui viviamo perchè “in un altro tempo o in un altro luogo i personaggi di questo romanzo saremmo potuti tranquillamente essere noi”.

Voglio concludere facendo le mie più sentite congratulazioni all'autrice, non solo per questo fantastico libro ma anche per tutto il suo lavoro sociale in questa zona del mondo. Sono davvero felice di aver letto potuto leggere questo libro che mi ha portato alla scoperta di un mondo che conosco davvero pochissimo ma anche un po' alla scoperta di me stessa.

AGGIORNAMENTO: Potete trovare QUI la video-recensione

Per informazioni sul libro e sul suo acquisto potete visitare la pagina facebook dedicata al libro “Il quaderno del destino” o andare direttamente al sito della casa editrice ProspettivaEdizione

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Valentina
Lettrice onnivora, educatrice, mamma.
Dei libri amo la capacità di mostrare la complessità del mondo che ci circonda, forse per questo tra i miei generi preferiti rientrano fantascienza, fantapolitica, fiabe tradizionali e saggistica.

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