Femminismo

Libri per scoprire e approfondire il pensiero transfemminista

Ogni volta che alcune donne (precedentemente ridotte al silenzio) prendono parola, sfidano le altre femministe a riconsiderare la propria idea di chi rappresentano e degli ideali per i quali lottano. Anche se questo processo, talvolta, porta alla dolorosa realizzazione dei propri pregiudizi e delle oppressioni interiorizzate in quanto femministe, esso si rivela vantaggioso per il movimento, perché allarga le nostre prospettive e la nostra cerchia.

– dal “Manifesto transfemminista” di Emi Koyama, 2000

Cos’è il transfemminismo

Il transfemminismo nasce negli anni 90′, raccogliendo istanze dei movimenti per i diritti delle persone LGBTQAI+, del femminismo intersezionale ed ecologista e dei movimenti antirazzisti, decoloniali e postcoloniali. Il nucleo dell’azione politica del movimento è la messa in discussione dell’assegnazione arbitraria del genere alla nascita, vista come manifestazione di un sistema di potere che controlla e limita i corpi, per adattarli all’ordine sociale stabilito. [vedi Wikipedia]

Transfemminismo significa ampliare lo sguardo, analizzare e decostruire molteplici assi di oppressione simultanei: sessismo, razzismo, classismo, omolesbobitransfobia, abilismo, ageismo ecc.

Come si legge dal portale di Non una di meno (movimento transfemminista italiano nato in seguito alle manifestazioni di Ni una menos in Argentina nel 2015): “essere transfemministe […] significa riconoscere un approccio transnazionale, intergenerazionale, intersezionale, e che tenga conto delle condizioni di classe e materiali. Significa partire da pratiche ed esperienze di cui sono protagoniste le donne e le persone LGBTQIA+ quando sfidano la divisione sessuale del lavoro, la famiglia come istituzione che impedisce di vivere la propria sessualità liberamente, quando contestano la radice patriarcale e razzista del neoliberalismo. […] Contro questa violenza noi dobbiamo prendere posizione in maniera espansiva, radicale e interconnessa, senza cancellare le differenze e la complessità ma facendole convergere in un processo condiviso.

Come è stata fatta questa selezione di testi

Rintracciare le origini teoriche del movimento transfemminista nella vastissima produzione femminista non è semplice, vista anche la sua natura di intersezione e incontro di istanze diverse; il compito ha richiesto ore di ricerche e letture, consultazioni con sorelle e compagne attiviste e cambi di idee continui. A guidare la scelta è stata la volontà di delineare un percorso storico che partisse dalle prime contestazioni dell’ordine gerarchico binario e arrivasse fino alle prospettive transfemministe e trasformative contemporanee, con un’ottica intersezionale sempre in mente. Dai testi introduttivi, passando per i saggi fondanti dei movimenti femministi storici fino agli scritti più recenti, i titoli suggeriti adottano una prospettiva che tiene conto dei molteplici assi di oppressione contro i quali prendiamo posizione.

La decisione di inserire una sezione introduttiva più generale sul pensiero femminista, con saggi accessibili anche a chi non ha mai approcciato gli studi di genere e le teorie femministe, è presa nell’ottica di rendere questa selezione il più fruibile possibile. Per la stessa ragione, in tutte le sezioni sono stati inseriti solo testi disponibili in traduzione italiana (cosa che, purtroppo, ha ridotto notevolmente la selezione. Speriamo che presto arrivino anche da noi testi capitali già pubblicati all’estero!).

N.B: la continua evoluzione del pensiero femminista e transfemminista si riflette anche in questa selezione di testi, che è a sua volta in continuo mutamento. Se notate qualche assenza nelle liste, scrivetela nei commenti, la analizzeremo e aggiungeremo; se siete in disaccordo sulla scelta di uno o più saggi, non fatevi problemi a dircelo, apriamo una discussione costruttiva nei commenti.

Prima di iniziare, vi suggeriamo la lettura del Manifesto transfemminista di Emi Koyama (qui una buona traduzione di Lesbitches) per avere chiari i presupposti e le istanze del movimento.

Per approfondire la storia dei movimenti femministi e queer e la loro convergenza nel movimento transfemminista, rimandiamo a Queer: Storia culturale della comunità LGBT+ (2021) di Maya de Leo.

Per iniziare

Questa selezione comprende saggi introduttivi per avvicinarsi ai femminismi e al pensiero transfemminista, scelti per dare uno sguardo più ampio e intersezionale possibile. I tre libri presentati nella galleria di seguito sono stati messi in evidenza perché sintetizzano con cura i traguardi e le istanze dei movimenti contemporanei.

Il corpo elettrico. Il desiderio nel femminismo che verrà (2020) di Jennifer Guerra

In “Il corpo elettrico” Jennifer Guerra traccia un percorso che parte dall’autocoscienza del corpo femminile e arriva fino ai gender studies contemporanei, per recuperare i concetti e le lotte femministe e adattarle al nuovo millennio: il personale che è politico, l’autocoscienza che passa dal desiderio e la Sorellanza, attraverso l’educazione sessuale e l’inclusione delle persone trans e non binarie. Al centro di questo percorso il corpo ribelle e desiderante, il Soggetto da cui dovremmo ripartire, l’unico bene che nessuno può toglierci.

Il femminismo è per tutt*. Una politica appassionata (2000) di bell hooks

Che cos’è il femminismo? Al centro del libro ci sono le relazioni di potere (tra persone bianche e nere, tra classi sociali) e il loro influsso sulle relazioni affettive, di coppia, tra genitori e figli. Immerso nel concreto della vita quotidiana, il testo solleva nodi politici attuali, tra i quali il rifiuto di un femminismo che fa dell’Occidente un modello per il resto del mondo, la necessità di ripensare il rapporto tra donne e lavoro in una società in crisi, l’impegno per una conversione femminista degli uomini. L’autrice esorta lettrici e lettori a capire in che modo la teoria femminista possa toccare e cambiare le nostre vite – a constatare che il femminismo è per tutti.

La mostruositrans: Per un’alleanza transfemminista fra le creature mostre (2020) di Filo Sottile

Questo libro è una rivendicazione del diritto a essere non identificabili secondo gli stereotipi fisici e psicologici del genere e parla a tutte le persone che non si sentono identificabili in una norma o in un genere. È un manifesto di rivendicazione del proprio percorso, ma anche un appello a tutte quelle persone che in questo percorso si riconoscono. Una chiara spiegazione di quanto è urgente ripartire da un approccio transfemminista.

Altri testi consigliati

  • King Kong Theory (2006) di Virginie Despentes
  • Perché il femminismo serve anche agli uomini (2020) di Lorenzo Gasparrini
  • Sono un mostro che vi parla (2020) di Paul B. Preciado
  • Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più (2021) di Michela Murgia
  • Campo di battaglia. Le lotte dei corpi femminili (2021) di Carolina Capria
  • La lingua che cambia: Rappresentare le identità di genere, creare gli immaginari, aprire lo spazio linguistico (2021) di Manuela Manera
  • Girls will be girls. Travestirsi, interpretare ruoli e cambiare le regole (2021) di Emer O’Toole

Le radici del pensiero intersezionale e transfemminista

Una selezione di testi per investigare le origini dei movimenti femministi e transfemministi intersezionali, testi che hanno messo in discussione la rigidità del binarismo di genere mantenendo al contempo l’attenzione sugli altri assi di oppressione. All’interno della selezione sono presenti anche saggi scritti in momenti storici in cui ancora non si adottava un punto di vista transfemminista. Anche se oggi possono essere considerati limitati nelle loro analisi, sono stati inseriti per l’azione trasformativa che hanno innescato al momento della loro pubblicazione.

Donna, razza e classe (1981) di Angela Davis

Con questo fondamentale lavoro, Angela Davis ha aperto un nuovo metodo di ricerca che appare più attuale che mai: l’approccio che interconnette i rapporti di genere, razza e classe.
La lezione principale di Angela Davis è quella di abbandonare l’idea di un soggetto “donna” omogeneo, nella convinzione che qualsiasi tentativo di liberazione, per essere realmente universalista, deve considerare la storia e la stratificazione delle esperienze e dei bisogni dei diversi soggetti in gioco.

Questione di genere. Il femminismo e la sovversione dell’identità (1990) di Judith Butler

Che cosa vuol dire appartenere al genere femminile o maschile? È possibile assegnare un’identità sulla base del solo sesso biologico? Judith Butler è convinta che non sia possibile e in questo libro affronta i luoghi comuni che si nascondono dietro quella risalente assunzione. Come definire, allora, la propria identità? Decisivo è trovare un ‘posto tutto per sé’ fra maschile e femminile, ai margini delle rigide classificazioni prodotte dalla psicoanalisi, dalla filosofia, dalla biologia e dalla linguistica. Perché non esistono due generi, ma numerose possibilità che devono includere anche tutti i soggetti ritenuti anomali ed eccentrici dalle norme imposte e codificate. Una posizione, quella di Judith Butler, che mette in discussione anche parte del femminismo.

Manifesto controsessuale (2002) di Paul B. Preciado

Rovesciando tutti i vincoli sulle limitazioni a ciò che può essere fatto al corpo e con il corpo, Paul B. Preciado espone nuovi principi per una rivoluzione controsessuale che riconosce i genitali come oggetti tecnologici e offre un vero e proprio manuale per smantellare passo passo il contratto sessuale eterocentrico. Supportato dagli studi di Derrida, Foucault, Haraway, Butler e Deleuze, l’autore scava ancora più a fondo nella decostruzione della presunta naturalità dell’identità e, a partire dall’affermazione che il dildo precede il pene – nella storia della sessualità l’artificio, quindi, compare prima della natura –, pone le basi per nuove pratiche di liberazione sessuale.

Altri testi consigliati

  • Il secondo sesso (1949) di Simone de Beauvoir
  • Sputiamo su Hegel e altri scritti (1970) di Carla Lonzi
  • La dialettica dei sessi. Autoritarismo maschile e società tardo capitalistica (1970) di Shulamith Firestone
  • Dalla parte delle bambine (1973) di Elena Gianini Belotti
  • Questo sesso che non è un sesso (1977) di Luce Irigaray
  • Sorella Outsider. Gli scritti politici (1984) di Audre Lorde
  • Manifesto cyborg. Donne, tecnologie e biopolitiche del corpo (1985) di Donna J. Haraway
  • Terra di confine. La frontera (1987) di Gloria Anzaldúa
  • Elogio del margine (1991) di bell hooks
  • Il pensiero eterosessuale (1992) di Monique Wittig
  • Corpi che contano. I limiti discorsivi del «Sesso» (1993) di Judith Butler
  • Soggetti nomadi. Corpo e differenza sessuale (1994) di Rosi Braidotti
  • Sesso, razza e pratica del potere (1995) di Colette Guillaumin
  • Tra le rose e le viole. La storia e le storie di transessuali e travestiti (2002) di Porpora Marcasciano
  • Calibano e la strega. Le donne, il corpo e l’accumulazione originaria (2004) di Silvia Federici
  • La disfatta del genere (anche tradotto come Fare e disfare il genere) (2004) di Judith Butler

Prospettive transfemministe e trasformative contemporanee

Sguardi contemporanei che non si limitano a decostruire e mettere in discussione l’ordine stabilito, ma propongono al contempo pratiche trasformative per un nuovo modo di stare al mondo.

Per farla finita con la famiglia. Dall’aborto alle parentele postumane (2021) di Angela Balzano

“Il binomio “biologia e capitalismo” ha condizionato la riproduzione della vita sul pianeta in modo devastante. I danni che la riproduzione dei ricchi e bianchi sapiens arreca agli ecosistemi hanno provocato l’estinzione di troppe forme di vita. Invece di curare e riprodurre la sola popolazione occidentale bisognerebbe generare parentele postumane e decoloniali con persone razzializzate, legami transgenere che superino la dicotomia maschio/femmina, ma anche parentele transpecie con gli animali non-umani, con le piante, con le forme di vita create nei laboratori del tecno-capitalismo globale: dalle mucche clonate alle cellule immortalizzate. Ricorrendo alle analisi e alle utopie fantascientifiche femministe ci libereremo dalla “misura di tutte le cose”, l’Uomo, e dalla sua incubatrice, la famiglia eterosessuale.”

Chthulucene: Sopravvivere su un pianeta infetto (2016) di Donna J. Haraway

Cosa succede quando il genere umano, dopo aver irrimediabilmente alterato gli equilibri del pianeta Terra, smette di essere il centro del mondo? E nel pieno della crisi ecologica, che relazioni è possibile recuperare non solo tra individui umani, ma tra tutte le specie che il pianeta lo abitano? In questo testo denso ed emozionante, scritto in una lingua immaginifica che si ispira tanto alla fantascienza quanto alla grande lezione del femminismo radicale, Donna Haraway ci ricorda che tutto è interconnesso, tutto è contaminato, tutto ci riguarda.

Decolonialità e privilegio. Pratiche femministe e critica al sistema mondo (2020) di Rachele Borghi

Per uscire dal colonialismo non ci si può limitare a decostruire, ma bisogna trovare il modo di agire per trasformare il mondo. Non creare un nuovo paradigma ma distruggere i paradigmi esistenti. Quante volte hai pensato a cosa ci sia dietro la parola “scientifico”? Quante volte hai dato per scontato che la scientificità di un sapere valesse per tutti, ovvero fosse universale? La cultura europea ha stabilito quale fosse il sapere scientifico, da considerare l’unico vero, creato in relazione a epistemi occidentali. Tutto il resto è stato poi derubricato a sapere subalterno. L’accademia occidentale deve rinunciare al privilegio di produrre il discorso dominante. A partire dalla sua esperienza personale, Rachele Borghi ci racconta com’è possibile dare battaglia alla colonialità.

Altri testi consigliati

  • Il punto zero della rivoluzione. Lavoro domestico, riproduzione e lotta femminista (2012) di Silvia Federici
  • Xenofemminismo (2018) di Helen Hester
  • Making Kin. Fare parentele, non popolazioni (2018) a cura di Adele Clarke e Donna J. Haraway
  • Materialismo radicale. Itinerari etici per cyborg e cattive ragazze (2019) di Rosi Braidotti
  • Oltre la periferia della pelle. Ripensare, ricostruire e rivendicare il corpo nel capitalismo contemporaneo (2020) di Silvia Federici
  • Diventare uomini. Relazioni maschili senza oppressioni (2020) di Lorenzo Gasparrini
  • Ecologie della cura. Prospettive transfemministe (2021) a cura di M. Fragnito e M. Tola
  • Il postumano. La vita oltre l’individuo, oltre la specie, oltre la morte (Vol.1 – 2020) e Il postumano. Saperi e soggettività (Vol. 2 – 2022) di Rosi Braidotti
  • Manifesto della cura. Per una politica dell’interdipendenza (2021) The Care Collective
  • Dysphoria Mundi (2022) di Paul B. Preciado
  • Manifesto anarca-femminista (2022) di Chiara Bottici
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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.

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