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Pioggia

Pioggia


C'è qualcosa di magico nelle gocce d'acqua che sbattono incessanti sul terreno asfaltato, portandosi dietro il loro rumore, un ticchettio preso singolarmente ma un fruscio incessante quando le si sente insieme.
E c'è qualcosa di molto singolare quando sentendo quel fruscio acquoso ti volti alla finestra e noti che nessun acquazzone bagna il terreno; quella cascata interminabile è dentro di te, non oltre la finestra; le gocce pesanti battono sul tuo cuore, impregnano i tuoi tessuti, penetrano nelle tue ossa. E tu ti senti fradicio dentro, pesante, acquoso.
Ma non c'è ombrello che possa ripararti, quando la pioggia è dentro di te puoi solo sederti e aspettare che torni il sole.

Queste poche righe sono figlie di una giornata un po' malinconica, grigia come il peggiore degli asfalti, umida e scivolosa; il mio umore è spesso governato dagli sbalzi climatici (credo di potermi definire a pieno titolo metereopatica), ma ho scoperto nella scrittura il migliore dei rimedi; mettere nero su bianco sentimenti un po' cupi e malinconici, specie se poco motivati, permette di vederli con maggiore chiarezza, di analizzarli e scoprire la loro reale essenza, spesso immaginaria e inconsistente.
Se come me vi capita spesso di diventare malinconici quando il sole si nasconde dietro una spessa cappa di nuvole umide, il mio consiglio è: scrivete, qualsiasi cosa vi passi per la testa, le vostre emozioni, le vostre sensazioni, i vostri problemi. Non è necessario che qualcun altro le veda, vi basterà poterle scrivere e rileggere voi soli. E vi renderete conto che acquistano tutto un altro aspetto una volta fermate come parole, saranno sempre malinconiche, ma un poco più dolci e molto meno pesanti.

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.

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