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Prima tappa Blog Tour Resident Evil- The final chapter

Prima Tappa Blog Tour: Resident Evil – The final chapter di Tim Waggoner

Buon lunedì Chiacchieroni!
Oggi ho il piacere di proporvi un Blog Tour a tema cinematografico/videoludico; ho infatti avuto la fortuna di aprire il nuovo evento dedicato a Resident Evil – The final chapter, romanzo scritto da Tim Waggoner sulla sceneggiatura del nuovo film della saga di Resident Evil, arrivato in sala in Italia la settimana scorsa.
Sicuramente conoscerete già questa saga, vuoi per i numerosi episodi del videogioco di casa Capcom, vuoi per i film che si sono succeduti negli anni duemila.
Come si intuisce dal titolo stesso, The final chapter è il capitolo conclusivo della saga cinematografica, il sesto in ordine di arrivo. Il romanzo di Waggoner ripercorre gli eventi del film, adattandoli però al media del romanzo, per raggiungere una più ampia fetta di pubblico affezionato alla serie survival horror più famosa del momento.

Nel caso vi fossero sfuggiti sia i film sia i videogiochi di Resident Evil, e non conosceste dunque il mondo in cui si muove la nostra Alice/Milla Jovovich non temete, in queste sei tappe ripercorreremo insieme gli elementi più interessanti della saga, parlando anche del nuovo film in sala e ovviamente del romanzo collegato.

Ma ora bando alle ciance e lasciate che vi presenti il vero protagonista della giornata:

Resident Evil – The final chapter di Tim Waggoner


Autore: Tim Waggoner
Sceneggiatura originale: Paul W.S Anderson
Editore: Multiplayer Edizioni
Genere: Fantasy
Serie: Resident Evil
Formato: Copertina Flessibile
Lingua: Italiano
EAN: 9788863554090
Data di pubblicazione: 09/02/2017
Prezzo: 14.90€ (Amazon)

Trama:
In questo romanzo, ambientato subito dopo i fatti di Resident Evil: Retribution, l’umanità è sull’orlo dell’estinzione. Alice, tradita a Washington da Wesker, è l’unica superstite di quella che sarebbe dovuta essere l’ultima resistenza contro le orde degli zombie e deve tornare nel luogo in cui ha avuto inizio l’incubo: Raccoon City, dove la Umbrella Corporation sta radunando le proprie forze per dare il colpo di grazia ai pochi sopravvissuti all’apocalisse. Alice dovrà chiedere aiuto ai suoi vecchi amici e a un improbabile alleato per affrontare zombie e mostri
mutanti: costretta ad affidarsi a Wesker per riottenere i suoi poteri sovrumani mentre la Umbrella si prepara ad attaccare, Alice dovrà affrontare la prova più difficile e salvare l’umanità prima che sparisca definitivamente…

Prologo:
Si dice che la storia sia scritta dai vincitori. Questa, dunque, è la storia della Umbrella Corporation.
Fondata trent’anni fa da due audaci scienziati, il dottor Alexander Isaacs e il professor James Marcus, la Umbrella Corporation nacque sulle ali delle migliori intenzioni e dei più nobili ideali. Marcus aveva una bambina affetta da progeria, una sindrome degenerativa che debilita l’organismo e lo conduce all’inevitabile collasso. La madre della piccola era morta per la medesima malattia. Marcus aveva già perso una moglie. Non poteva perdere anche sua figlia. Il suo unico obiettivo era salvare lei e gli altri bambini minacciati da patologie letali, in modo che nessun genitore dovesse mai più soffrire. Ma l’impresa sembrava impossibile. Così, mentre lavorava disperatamente alla ricerca di una cura, Marcus cominciò a registrare la voce e le sembianze di sua figlia, con l’obiettivo di consegnarle alla posterità.

Leggi le prime pagine del romanzo qui.

Spero di avervi messo un po' di curiosità per questa nuova uscita targata Multiplayer Edizioni; in caso affermativo (ma anche negativo, giusto per stuzzicarla ancora un po'), vi invito a dare un'occhiata alle prossime tappe che trovate riassunte nel calendario qui sotto.
Buone letture a tutti e ad un prossimo articolo! ^_^

Collegamento rapido alle tappe:

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.

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