Recensioni

“Gli strani viaggi” di Giulio Verne – RP

Negli scorsi giorni avete iniziato a viaggiare nella vita di Jules Verne e oggi, insieme ad altre cinque blogger, vi parliamo delle opere contenute nel volume Gli strani viaggi.
Gli strani viaggi è un’opera, pubblicata da Mondadori Vault, che contiene sei delle opere che Jules Verne ha dedicato a viaggi avventurosi e fantascientifici.

Io vi parlerò dell’ultimo racconto, L’espresso per il futuro, se volete leggere qualcosa di più sulle altre opere vi consiglio di fare un giro negli altri blog del Review Party!

La raccolta

Gli strani viaggi è una raccolta, curata da Massimo Scorsone di sei tra le opere più famose di Jules Verne:

  • L’espresso dal futuro
  • Un inverno tra i ghiacci
  • Viaggio al centro della terra
  • Ventimila leghe sotto i mari
  • L’isola misteriosa
  • Michele Strogoff

L’italianizzazione del nome Jules sulla copertina fa storcere un po’ il naso forse, ma è anche vero che da all’opera un particolare tocco vintage. I più vecchi saggi si ricorderanno di un tempo non troppo lontano in cui tutti i nomi stranieri venivano italianizzati nella traduzione. Uno tra i libri a cui sono più affezionata, per esempio, è un’opera di Carlo Dickens, Oliviero Twist. Sì, è un’opera piuttosto vecchiotta!

Quattro chiacchiere sul libro

copertina del libro "Gli strani viaggi" di Giulio Verne
Gli strani viaggi di Giulio Verne

L’espresso per il futuro è un racconto breve pubblicato per la prima volta nel 1888 e portato qui in Italia anche con il titolo Un’espresso dell’avvenire. Attorno a questo racconto ci sono diverse discussioni che riguardano il suo vero autore. Infatti alcuni studiosi la attribuiscono al figlio di Verne, Michel.
Anche il figlio ha provato ad intraprendere la carriera di scrittore, ma non è riuscito ad arrivare alla fama del padre. Così, la sua notorietà, è purtroppo rimasta legata principalmente alla difficoltà di attribuzione di alcune opere uscite dopo la morte di Jules.

Nel racconto L’espresso per il futuro viene immaginata la costruzione di una ferrovia sottomarina che colleghi gli Stati Uniti alla gran Bretagna. Dopo viaggi intorno al mondo, sotto i mari o in isole misteriose, questa breve opera ci porta in un viaggio che sembra molto meno emozionante rispetto ai precedenti.
Ma stiamo parlando del 1888, a circa cinquant’anni dalla costruzione delle prime linee ferroviarie (anche meno se consideriamo che in Italia, o meglio, nel Regno di Sardegna, la prima è arrivata intorno al 1848). I treni erano quindi visti come dei mezzi di trasporto dalle possibilità infinite, sui quali potevano essere intessute storie con trame che andavano ben oltre l’ordinario.

Immaginare la possibilità che un treno potesse attraversare tutto l’Atlantico era un po’ come pensare oggi alle macchine volanti. Ci potrebbero anche essere i presupposti, perché conosci bene le strutture sia delle automobili che dei mezzi volanti. Ma siamo anche consapevoli che, almeno per il momento, l’idea è relegata a rimanere solo un sogno.

Ho trovato particolarmente adatto l’inserimento di questo racconto al termine di tutta la raccolta, la classica ciliegina sulla torta per poter tornare a piccoli passi nella nostra realtà moderna.
In poche pagine Verne ci ricorda che, tra tutti i viaggi possibili e impossibili che faremo nella nostra vita, l’immaginazione deve essere sempre in prima linea per permetterci di vivere ogni giorno con la meraviglia negli occhi.

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Il libro rientra nelle seguenti categorie della Book Challenge 2020:
9/10 (dipende dal romanzo) – 26 – 47 (non tutte le opere)
Nota: In una raccolta come questa ogni opera vale come libro unico

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Valentina
Lettrice onnivora, educatrice, mamma.
Dei libri amo la capacità di mostrare la complessità del mondo che ci circonda, forse per questo tra i miei generi preferiti rientrano fantascienza, fantapolitica, fiabe tradizionali e saggistica.

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