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Recensione “La Bussola d’Oro” di Philip Pullman

Vi è mai capitato di girare l’ultima pagina di un libro e avvertire la sensazione di aver trovato un amico per la vita? Potrei usare queste parole per descrivere ciò che è stato per me “La Bussola d’Oro” la prima volta che l’ho letto. Ma tutto ciò sarebbe riduttivo poiché questo romanzo si è rivelato ben più di un semplice compagno. È quell’amico che con il suo essere semplicemente sé stesso ispira chiunque gli stia attorno e ne diventa punto di riferimento.

Non c’è da sorprendersi quindi se nel corso degli anni abbia riscosso un incredibile successo sia tra il pubblico che tra la critica di settore.

Recensione “La Bussola d’Oro”

“La Bussola d’Oro” (1995) di Philip Pullman è il primo capitolo della trilogia “Queste oscure materie”. La saga prosegue con i romanzi “La Lama Sottile” e “Il Cannocchiale d’Ambra”, tutti editi da Salani Editore.

Comunemente “La Bussola d’Oro” viene classificato come romanzo per ragazzi, talvolta addirittura per bambini. Sicuramente presenta tutti i classici elementi tipici del genere fantasy per giovanissimi. Non mancano la magia né le creature fantastiche e i fenomeni soprannaturali sono all’ordine del giorno. Soprattutto non manca quel tocco di leggera ingenuità tipico dei romanzi che presentano innocenti ragazzini come protagonisti. Su queste basi può sembrare indubbiamente il più classico romanzo fantastico di formazione per ragazzi.

Pensate quindi la sorpresa, una volta iniziata la lettura, nel trovarsi davanti a tematiche prettamente adulte e solitamente estranee al genere fantasy. Quanto spesso capita di leggere nella letteratura fantastica questioni complesse come il controllo religioso o le contraddizioni del potere politico? Come di certo non capita tutti i giorni di incontrare in romanzi di questo tipo critiche al pensiero dogmatico o alla fede incrollabile nella scienza. E se non vi sembra abbastanza aspettatevi quesiti filosofici legati alla natura dell’anima, dell’Io interiore e al libero arbitrio.

Questa armonica combinazione tra tematiche mature e altre più infantili rende unico “La Bussola d’Oro”. Uno dei rarissimi romanzi capaci di colmare il divario che divide la narrativa per ragazzi da quella per adulti. Un libro capace di trascendere il genere e capace di diventare lo stesso un classico.

La Bussola d'Oro

L’universo di Queste Oscure Materie

La trilogia di Pullman si sviluppa in un multiverso che contiene al suo interno infiniti universi paralleli compreso quello da noi abitato. Ne “La Bussola d’oro” le vicende sono ambientate in un mondo descritto dall’autore come “simile al nostro, ma diverso in molti modi“. E così ritroviamo luoghi a noi familiari come Oxford, una Londra post-vittoriana, le paludose Fens e il freddo e misterioso estremo Nord Europa. Il tutto condito con un pizzico di steampunk.

Al tempo stesso troviamo una società profondamente diversa dove gli assetti geopolitici sono completamente riscritti. Un mondo che vede la presenza della magia, di streghe e di una società di orsi corazzati parlanti.

Sicuramente però il principale elemento di discontinuità che differenzia il mondo creato da Pullman rispetto al nostro è la presenza dei daimon.

I Daimon

I daimon sono la manifestazione fisica dell’Io interiore di una persona che assume la forma di un animale; l’anima di una persona manifesta nel mondo fisico.

I daimon possiedono un’intelligenza umana e sono capaci di parlare. Sebbene si comportino come se fossero indipendenti, umani e daimon sono una cosa sola e non possono essere separati. La separazione del daimon dalla persona causa in quest’ultima la morte o una gravissima compromissione psichica.

I daimon dei bambini in età pre-puberale non hanno una forma fissa; essa infatti cambia frequentemente a seconda delle situazioni e dell’umore. Una volta raggiunta la maturità i daimon dei bambini si stabilizzano permanentemente nella forma animale che più riflette il carattere della persona.

«Ma, e se il tuo daimon si stabilizza in una forma che non ti piace?»

«Be’, diventi uno scontento, non ti pare? A un sacco di gente piacerebbe avere per daimon un leone, e vanno a finire con un barboncino. E fino a quando non imparano a esser soddisfatti di quello che sono, sono destinati a rimanere degli irrequieti. Un vero spreco di energie.»

daimon
Lee Scoresby e il suo daimon Hester (source dreamingpartone)

Il Magisterium

Tale mondo immaginato da Pullman è sotto il controllo onnisciente e autarchico della Chiesa, a sua volta gestita e disciplinata dal Magisterium. Il Magisterium risulta essere nient’altro che un insieme di coorti, consigli e collegi divisi e in costante competizione fra loro per il controllo dell’organizzazione stessa.

Uno dei compiti del Magisterium è quello di vigilare sulla dottrina e sulle scoperte scientifiche. Tali scoperte potrebbero mettere in discussione la fede e condurre quindi all’eresia. Per questi motivi la Chiesa deve costantemente supervisionare e imbrigliare il mondo scientifico.

La trama de “La Bussola d’Oro”

“La Bussola d’oro” racconta le vicende di Lyra Belacqua, ragazzina di dodici anni cresciuta al Jordan College di Oxford insieme al suo daimon Pantalaimon. Lyra è una ragazzina esuberante e sveglia, più interessata ad esplorare e giocare che a studiare. Tuttavia la sua vita semplice e spensierata è destinata a finire. Sarà la visita al Jordan College di suo zio, il famoso e ribelle avventuriero Lord Asriel, a mettere in moto tutta la serie di eventi. Lyra, spiando la riunione tra lo zio e i professori del Jordan, apprende importanti informazioni su una misteriosa entità chiamata Polvere.

La Polvere

Questa criptica entità conosciuta dagli scienziati del mondo immaginato da Pullman come una delle tante particelle elementari è oggetto delle più disparate teorie. Secondo lord Asriel sarebbe proprio l’alta concentrazione di Polvere il motivo che rende visibile all’interno dell’ Aurora Boreale una misteriosa città appartenente ad un universo parallelo. Grazie alle prove fotografiche fornite, Lord Asriel riesce così ad ottenere un finanziamento per investigare su questi misteriosi eventi e sulla Polvere stessa. Secondo l’avventuriero infatti se tale città è visibile da questo mondo potrebbe anche essere raggiungibile. La portata di tale scoperta lo porterà però a scontrarsi con il Magisterium.

la città nell'Aurora - la bussola d'oro
La città nell’Aurora (source Robin Guillet)

Nel frattempo anche in Inghilterra e nella stessa Oxford di Lyra iniziano ad accadere fatti strani. Numerosi bambini iniziano a sparire in tutto il Paese rapiti, si dice, da misteriosi individui chiamati Ingoiatori. Tra i bambini rapiti finirà Roger Parslow, compagno di giochi e amico fraterno di Lyra. È a questo punto della storia che fa il suo ingresso la sofisticata signora Coulter e il suo inquietante daimon dalla forma di uno scimmiotto d’oro. La signora sembra conoscere Lord Asriel e si mostra affascinata alle sue ricerche. Per questo motivo prende Lyra sotto la sua ala protettrice, decisa a trasformarla nella sua assistente personale.

La bussola d’oro

Prima che Lyra lasci la scuola il maestro le dona un misterioso oggetto chiamato aletiometro (o lettore simbolico) nella speranza che la aiuti nelle sue avventure. Questo dispositivo dall’aspetto di una bussola d’oro è in grado di rivelare al suo utilizzatore la verità ma solo se quest’ultimo è in grado di interpretarlo correttamente. Esistono interi libri dedicati all’interpretazione di questi strumenti ma Lyra riesce ad usarlo intuitivamente senza alcun aiuto.

la bussola d'oro
L’aletiometro (source ame8)

I viaggi di Lyra

Con l’aletiometro al sicuro in borsa, Lyra e Pantalaimon iniziano così il loro periglioso viaggio alla ricerca di Roger. Un lungo percorso che li condurrà fino al freddo Nord Europa passando prima per le paludose Fens a bordo delle chiatte del popolo dei Giziani anch’essi alla ricerca dei bambini scomparsi. Fedeli alleati incontrati lungo la strada la aiuteranno a raggiungere la meta. Riuscirà Lyra a salvare l’amico Roger? Quale destino attende l’avventuroso Lord Asriel e la sofisticata signora Coulter? Cosa spinge gli Ingoiatori a rapire i bambini? Se volete conoscere la risposta a queste domande vi invito caldamente alla lettura del romanzo.

lyra e iorek
Lyra e Iorek (source Asur Misoa)

Quattro chiacchiere su “La Bussola d’Oro”

Prendere in mano un libro a cui si è affezionati dopo lunghi anni non è mai facile. C’è sempre il rischio di rimanere delusi. Per fortuna non è questo il caso. “La Bussola d’Oro” ha confermato ancora una volta a distanza di anni di essere uno dei migliori romanzi che abbia avuto la fortuna di leggere.

Ci sono romanzi che dopo appena qualche decina di pagine sai già dove andranno a parare, assolutamente ovvi e prevedibili; “La Bussola d’Oro” non è però uno di questi. Comincia come la più classica missione di salvataggio ma finisce come una storia che mette in discussione la morale di tutti i personaggi coinvolti.

Quello di Pullman è un fantasy che gioca con le regole stesse del genere, arrivando decisamente oltre e trasformandosi in un qualcosa di genuinamente originale. Ed è così che l’autore utilizzando come sfondo le vicende di una bambina ambientate in mondi lontani riesce ad inserire tematiche molto profonde in un armonico caos di meraviglia.

L’azione, le scelte, il mettersi in gioco e in discussione sono infatti temi fondamentali del romanzo. Ed è attrverso quest’ultimi che decide di caratterizzare i protagonisti del romanzo perchè sono le azioni che compiamo che ci caratterizzano davvero.

“Ma non si può mutare quel che si è; solo ciò che si fa.”

Conclusione

Lo ammetto, non è stato facile scrivere questa recensione. “La Bussola d’oro” è un romanzo talmente complesso e con così tante chiavi di lettura diversa che risulta difficilissimo descriverlo, specie in poche parole. Si potrebbero passare ore a parlare dell’originalità della trama. Oppure potremmo discutere sulle tante riflessioni filosofiche che permeano il libro. O analizzare la complessità del worldbuilding. O perché no, parlare per ore della genuinità dei protagonisti. Perché “La Bussola d’Oro” alla fine è tutto questo e molto di più. Uno dei romanzi che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita.

Gianmarco
Uno dei milioni di bambini iniziati alla lettura da Harry Potter. Fin da subito amante del genere fantasy ho allargato ben presto i miei orizzonti letterari a tutti gli altri generi senza mai però abbandonare quello che è stato e sempre rimarrà il mio primo amore. Vivo alla costante ricerca di belle storie, non importa in quale forma si presentino ma solo ciò che sono capaci di trasmettere.

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