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Recensione La Tettonica delle Placche di Margaux Motin

Il mondo del fumetto femminista sta piano piano riscoprendo la Francia, o meglio: le fumettiste francesi.
In questo caso parliamo di Margaux Motin, scrittrice e illustratrice de La Tettonica delle Placche, la graphic novel di cui vi parlo in questa recensione.

Cosa significa essere una madre single in un mondo che non ti da alcun aiuto? E se, già considerata anormale per via della mancanza del partner, io donna non rientrassi nemmeno dentro la tipica categoria di “mamma”?

Con una carrellata di sketch comici e illustrazioni dai colori sgargianti, la fumettista racconta la sua vita e le sue esperienze, combattendo ogni giorno con i pregiudizi e lo sguardo indagatore degli altri.

Recensione la Tettonica delle Placche

Trama

Questo libro, che inanella situazioni della vita quotidiana di Margaux Motin, tra maternità, lavoro da freelancer, tentativi di preservare una parvenza di vita sociale e sopravvivenza alla fine di una lunga relazione, è un volume di una sincerità disarmante, che conquista il lettore senza alcuna difficoltà. La sensazione è quella di leggere un diario intimo in tempo reale, ma il trascorrere del tempo si trasmette al lettore facendolo affezionare anche ai lati meno glamour e più umani dell’autrice-protagonista.

Recensione la Tettonica delle Placche

Recensione La Tettonica delle Placche

Nella lunga tradizione legata alla letteratura femminista, Margaux Motin si inserisce piano piano, trasmettendo un messaggio semplice ma, allo stesso tempo, universale: sono mamma, sono single e sono felice.

Non ruota tutto intoro a questo aspetto, ma sicuramente è il nucleo centrale della storia. Con divertimento e sarcasmo, racconta le proprie esperienze di vita, le scelte che l’hanno portata ad essere la madre e la donna che è ora. Un percorso interiore che emerge storia dopo storia, portando il lettore a inglobare le sue emozioni e farle proprie.

Il rapporto madre e figlia non è l’unica relazione esplorata, si parla di relazione amorosa e di amicizia…anche di rapporto con sé stesse e il proprio modo di essere. Il tutto affrontato, in ogni tavola, con una leggerezza decisamente molto apprezzabile, capace di non incupire la lettura e di rendere semplice e maggiormente fruibile il messaggio per tutte le tipologie di lettori.

Le relazioni

Come già anticipato, sono le relazioni con gli altri e con sé stessa l’elemento principale della storia.

Non esiste una vera e propria trama. Nonostante questo, l’indagine introspettiva che si autodiagnostica durante tutto il libro le permette di crescere, di realizzarsi e affermarsi. Un racconto di formazione sotto forma di illustrazioni e battute sarcastiche, che rendono la protagonista della storia un’eroina invincibile, conscia finalmente del potere che risiede nella sua posizione di donna nel mondo.

Le illustrazioni | Recensione La Tettonica delle Placche

Il grande punto a favore del fumetto, sono senza dubbio i disegni.

Scontato, direte voi; ma non sempre è così…come nei più banali cliché, è facile trovarsi davanti un fumetto con una bella storia ma dei disegni che non reggono il confronto con le parole scritte.

Qui Margaux Motin supera la prova a pieni voti.

Le tavole presentano colori forti, accesi, ma che non rendono affatto pesante i disegni. Le figure sono longilinee, realizzate con un tratto fino e stilizzato, arricchite unicamente dagli accessori: scarpe altissime, acconciature ribelli, sciarpe super colorate.

Si rimane coinvolti dalle illustrazioni, attratti dalla semplicità con cui è stata in grado di raccontarsi ed esprimersi.

In conclusione

La storia raccontata da Margaux Motin è la storia di tutte noi, senza se e senza ma. Combattere ogni giorno contro chi sostiene che una cosa vada fatta in un modo e non in un altro, mina costantemente la nostra libertà di donne. Ma la realtà dei fatti rimane sempre e solo una: possediamo la straordinaria capacità di saperci reinventare; qualsiasi ruolo ci addossino come un’etichetta, rimane motivo di forza, di coraggio, di libertà di sapersi definire per come si è realmente.

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Enrica
Cinefila accanita, amante dei manga e anime, lettrice per passione. Alla ricerca continua della perfetta scenografia per i miei film mentali.

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