Fantasy e Fantascienza, Recensioni

Recensione: Vita dopo Vita di Kate Atkinson



Desideravo leggere questo libro da tanto; l’ho visto per la prima volta sul canale di Leda e le sue parole mi hanno acceso la curiosità. È rimasto in wl su Goodreads per mesi, a causa del prezzo parecchio elevato. Poi finalmente è uscita la versione economica, cartonato a 9,90€, e in questi giorni in sconto per l’anniversario della GeMS.

Questa volta non me lo sono lasciata scappare.
L’ho iniziato in aereo, di ritorno dalla Sardegna, l’ho continuato in pullman e l’ho finito il giorno dopo. Non sono riuscita a staccarmi dalle pagine. È stata un’esperienza di lettura particolarissima, non mi era mai capitato tra le mani un libro simile.
Vita dopo Vita è quello che ci si potrebbe azzardare a chiamare capolavoro. Non uso praticamente mai questa parola, la trovo esagerata, ma è la prima che mi è venuta in mente posando il libro alla fine della lettura.
Tra queste pagine è racchiuso un lavoro immenso e magistrale. Una panoramica minuziosa, coinvolgente ed in certi tratti opprimente per la sua profondità, di un’epoca storica densa di eventi come la prima metà del Novecento.

Trascinati da Ursula e dalla sua particolare capacità di rivivere all’infinito la sua vita, vediamo vivamente i retroscena della guerra, le vite di persone di diverse estrazioni sociali e nazionalità; a volte accanto agli alleati, altre all’asse, da vittime a carnefici e viceversa, in un continuo scambio di ruoli nel quale le distinzioni sfumano, mentre lei modifica il corso degli eventi.
I suoi interventi, i suoi cambiamenti, la portano ad influenzare le vite di coloro che la circondano, a volte il corso della storia stessa.
Ursula affronta ogni vita successiva con sensazioni e ricordi sbiaditi delle vite passate, deja vù che diventano bagaglio di esperienza contro la fragilità della vita. Ogni nuova vita deriva dal superamento di un ostacolo in quella precedente; ogni piccola vittoria è la porta verso una vita sconosciuta ed inaspettata.
Se all’inizio Ursula è inesperta e poco partecipe, vittima del suo stesso dono, con il susseguirsi delle vite diventa pià abile, artefice effettiva del suo destino.
E si prefigge uno scopo, che vi lascerò il piacere di scoprire con la lettura.

Ho apprezzato infinitamente lo stile dell’autrice, la sua ricercatezza stilistica, la delicatezza nella prosa e la minuzia nei dettagli. Mi ha colpito molto la realisticità degli eventi, e la durezza delle frasi nelle parti più oscure e sofferte della guerra.
E sono rimasta soprattutto affascinata all’abilità della Atkinson di analizzare e descrivere con minuzia i dettagli della vita, quelle scelte all’apparenza insignificanti capaci di aprire uno scenario piuttosto che un altro. Quegli stessi frammenti di vita che in alcuni casi paiono decisivi e invece si rivelano effimeri e dimenticabili, spartiacque di sentieri destinati a ricongiungersi.

Insomma, ho adorato letteralmente tutto di questo libro, ne ho riletto pezzi interi a fine lettura, brani particolari, alla ricerca di punti chiave che mi aiutassero e permettessero di non tralasciare alcun significato.

Spero con questa recensione di essere riuscita ad incuriosirvi almeno un po’ su questo romanzo. So che molti hanno riscontrato dei rallentamenti di ritmo in alcune scene, pesantezza e senso di oppressione in altre, sensazioni accentuate forse dal ripetersi di intere scene in corrispondenza di alcune vite molto simili. Il mio consiglio è di non lasciarvi spaventare da queste parti, di insistere e andare avanti, perché questo libro è in grado di riservarvi molte sorprese.

Trama:
In una gelida notte di febbraio del 1910, a Londra nasce una bambina. Il cordone ombelicale è stretto intorno al suo collo, e nessuno riesce a salvarla. In una gelida notte di febbraio del 1910, a Londra nasce una bambina. Il cordone ombelicale è stretto intorno al suo collo, ma il medico di famiglia, giunto proprio all’ultimo istante, lo taglia e permette alla piccola di respirare. Inizia così la vita straordinaria di Ursula Todd, una vita che, nel corso degli anni, verrà spezzata più e più volte, mentre l’umanità si avvia inesorabilmente verso la tragedia della guerra. Vita dopo vita, Ursula troverà la forza di cambiare il proprio destino, quello delle persone che incrocerà e quello del mondo intero?


10/10

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.

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