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Review Tour: Macchine Mortali – L’oro dei Predoni di Philip Reeve

Buon mercoledì, cari Chiacchieroni!
Come sta andando la vostra settimana letteraria?

Qui è iniziata alla grande, tra splendide letture appena concluse e nuove emozionanti avventure di carta ad accoglierci nei loro mondi.
Con estremo piacere, oggi parliamo proprio di una delle creazioni che ha ospitato la sottoscritta negli ultimi giorni, una lettura fatta in anteprima grazie alla Mondadori e inserita in un evento di promozione organizzato in collaborazione con altre bravissime colleghe.

Ho infatti passato il fine settimana tra le pagine di Macchine Mortali – L’Oro dei Predoni, secondo volume della saga omonima che ha visto il suo rilancio grazie alla recente uscita del film diretto da Christian Rivers (film che, ahimè, ancora non sono riuscita a vedere, mannaggia qui si ha da recuperare assolutamente!)

Dopo essermi goduta la lettura del primo volume di Macchine Mortali proprio in occasione del precedente Review Tour, non potevo certo tirarmi indietro per questo secondo evento; e dunque mi sono tuffata a testa bassa nella nuova avventura di Philip Reeve, con la speranza di ritrovare tutti gli elementi che mi avevano permesso di apprezzare tanto il suo predecessore.

È così è stato, perché L’Oro dei Predoni è a tutti gli effetti un perfetto continuo della saga, ricco di avventure, manco a dirlo, di interazioni tra personaggi noti e nuovi bizzarri comprimari, e soprattutto di entusiasmanti avventure a bordo di Navi Volanti e di Città Trazioniste.

Ovviamente ritroviamo Tom ed Hester, due anni dopo gli eventi in cui li avevamo lasciati nel primo volume. Sono cambiati, per certi versi, il loro legame è mutato e i loro sogni si sono fatti più ampi, ora che la minaccia di Londra non incombe più su di loro.
Eppure per molti versi sono proprio gli stessi personaggi ai quali ci eravamo affezionati, pratica e scontrosa lei, sognatore e gentile lui.

Nell’equazione entrano però, come vi dicevo, nuovi elementi, prima fra tutti Freya delle Lande di Ghiaccio, la malgravia (una sorta di regina) di una nuova Città Trazionista nella quali si imbattono i nostri eroi.

Sullo sfondo delle relazioni personali, una nuova avventura attende i protagonisti, destinata a trascinarli fino alle coste dell’America, terra che tutti sanno essere andata perduta in seguito alla Guerra dei Sessanti Minuti. O quasi tutti, perché lo storico Pennyroyal, nuovo elemento a bordo della Jenny Haniver, nei suoi libri ha scritto di averla visitata, ed è proprio lì che i ragazzi si dirigono, scortati dalla Anchorage, la Città di Freya.

È l’inizio di un’avventura densa di pericoli e di risvolti inaspettati, che metterà a dura prova Tom ed Hester e, soprattutto, il loro legame. Ed è l’occasione per noi di venire in contatto con nuovi elementi del mondo di Reeve e del passato pre-darwinismo urbano e di scoprire quali nuove pedine si muovono nella scacchiera che divide Trazionisti e Stazionari.

L’Oro dei Predoni, in conclusione, è un degno successore del primo Macchine Mortali, capace di restituire i personaggi che abbiamo imparato ad amare nel primo volume e di regalare nuove anime e nuove avventure a tutti i giovani lettori (e non troppo giovani, ahimè), che vi si approcciano.
Una lettura consigliata soprattutto se avete bisogno di un viaggio denso di scoperte, di riscoprire il fascino dell’amicizia e di mettere alla prova il sognatore che è in voi.

Trama:
Sono passati ormai più di due anni dalla distruzione di Londra e Tom ed Hester, ancora insieme e sempre più innamorati l’uno dell’altra, vivono solcando i cieli a bordo della Jenny Haniver e commerciando tutto ciò che trovano lungo il loro cammino. Hester si sta persino abituando alla felicità, proprio lei che per anni ha vissuto ai margini, affamata e rassegnata alla solitudine. Finalmente sembra essersi ritagliata il suo posto nel mondo, accanto al suo Tom. Un giorno, però, dopo essere stati attaccati dallo Stormo Verde, i due precipitano nelle Lande di Ghiaccio, dove vengono soccorsi in extremis da Anchorage, una città un tempo pacifica e gloriosa ma che ora riesce a stento a sopravvivere e che si muove scivolando silenziosa come un fantasma attraverso quelle distese innevate e inospitali. Qui vengono accolti a corte da Freya Rasmussen, la giovanissima e nobile margravia della città. La ragazza, dopo la morte dei genitori a causa dell’epidemia che ha decimato la popolazione di Anchorage, ne ha assunto la guida e ha scelto di darle una nuova, spregiudicata rotta verso l’America, il continente morto…

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.

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