Fumetti, Recensioni

Il mondo di Steven Universe

Per il Lucca Comics ho avuto la possibilità di vedere in anteprima il film di Steven Universe. Dopo aver visto la serie, letto i fumetti, giocato ai videogiochi e infine visto anche il film, voglio provare a farvi capire perché entrare nel mondo di Steven Universe è la cosa migliore che possiate fare.

Sapete ormai che quest’anno per me è stato devastante. Se ho ritrovato un po’ di ottimismo e positività lo devo sicuramente anche a lui.

Steven Universe: la serie Tv…

Tutto il mondo creato da Rebecca Sugar parte da qui, da una serie Tv animata, prodotta da Cartoon Network con protagonista un bambino nato dall’amore tra un umano e una gemma.
Le gemme sono degli alieni, venuti millenni fa a colonizzare il pianeta Terra. Alcune gemme però si ribellarono e da qui nacquero le Crystal Gems, tra le quali c’era anche la madre di Steven, Quarzo Rosa.
Per dare alla luce Steven, Quarzo Rosa deve rinunciare alla propria forma fisica. Per questo Steven vivrà le sue avventure con le sue amiche e compagne gemme Garnet, Ametista e Perla ed ovviamente con il padre, Mr. Universe.

Rebecca ha raccontato di come il personaggio di Steven sia stato ispirato da suo fratello e parti della storia hanno come base il suo rapporto con lui. Forse è proprio questo a rendere una storia a metà tra il fantascientifico ed il fantasy così umana e realistica.
Una cosa da tenere a mente quando si comincia la serie è che, per quanto le prime puntate sembrino autoconclusive e slegate le une dalle altre, molto presto lo stile cambia. Andando avanti con le puntate la trama diventa sempre più intricata e nuovi personaggi entrano a far parte della storia, rendendola ricca di colpi di scena e suspense.
La prima serie è presente anche su Netflix.

Perché guardare la serie Tv

Cercherò di rimanere breve mettendo in luce due degli elementi secondo me maggiormente significativi.

Il primo è l’intrinseco insegnamento che viene trasmesso costantemente da Steven e dalle gemme: sono l’amore e la gentilezza che consentono di sconfiggere qualunque avversario e qualunque dolore.
In quest’ottica mi ha ricordato molto la filosofia di Vonnegut e il suo “Bisogna essere buoni, cazzo!”. Le persone, le relazioni e l’amicizia sono un enorme valore per chiunque. E se vogliamo salvarci possiamo farlo solo restando uniti.

Il secondo elemento che ho amato è l’inserimento di tematiche queer, ma non come eventi che rappresentano un’eccezione rispetto alla normalità. Generi fluidi, matrimonio omosessuale e altri elementi sono trattati come semplici elementi della trama, non qualcosa a cui bisogna prestare un occhio di riguardo.
Questa per me è un’enorme vittoria, perché è proprio questo che vorrei diventassero: qualcosa a cui non dare più particolare attenzione, perché rientrano semplicemente nella realtà quotidiana.

…e il film

Il film di Steven Universe uscirà ufficialmente in Italia nel 2020, ma io sono riuscita a partecipare all’anteprima che è stata proiettata a Lucca quest’anno.

Prima di tutto, non guardate il film senza aver terminato la serie.
Il film ha come protagonista uno Steven adolescente e all’inizio vengono raccontati gli episodi di crescita dei personaggi della serie Tv. In sostanza guardare il film senza aver visto la serie sarebbe solo un gigantesco spoiler!

Le canzoni, nel mondo di Steven Universe, sono sempre state un elemento centrale. Sono importantissime per esprimere i sentimenti dei personaggi e la loro storia. Con il film, strutturato come musical, questo elemento diventa ovviamente ancora più importante.
Per il momento ho visto solo la versione in lingua inglese, ma spero che anche per il film facciano un lavoro di traduzione e scelta di voci come per la serie Tv. È vero che nella serie hanno fatto alcuni errori di traduzione che fanno storcere il naso, ma credo che, nel complesso e soprattutto per alcune canzoni, il lavoro sia stato veramente buono.

Sempre per quanto riguarda le canzoni, è molto interessante notare come si sia scelto di giocare molto con il ritmo per dare peso alle situazioni. Così una scena particolarmente ansiogena diventa una scena di determinazione grazie al ritmo soul del sottofondo e una scena che potrebbe essere divertente viene appesantita da una melodia malinconica.
Un film davvero emozionante che ha rispecchiato le mie aspettative.

Tra l’altro, il film è l’anello di congiunzione tra la 5° e la 6° serie. Quindi assicuratevi di vederlo prima che escano le nuove puntate!

Steven Universe: il fumetto

In Italia i fumetti di Steven Universe sono pubblicati dalla Tunué, per il momento sono quattro e ognuno è molto diverso dagli altri (anche se non posso parlare per l’ultimo uscito, che ancora mi manca). Cambiano le tematiche, le ambientazioni e, soprattutto nel caso di Credici, cambiano notevolmente anche gli stili di disegno.

Le storie non sono strettamente legate alla serie Tv, quindi possono essere lette tranquillamente anche senza averla vista. Possono essere letti come degli episodi filler della serie. Per quanto non necessari sono comunque piacevoli da conoscere, soprattutto se si è appassionati al personaggio.

Steven Universe: il videogioco

Ebbene si, è possibile giocare a ben due videogiochi di Steven.

Il primo si chiama Steven Universe: Attack the Light ed è un gioco per le piattaforme mobile (Android, iOS e Kindle Fire) uscito nel 2015.
È un rpg semplice e old school in cui Steven, in compagnia delle gemme, si trova a girare per cinque mondi cromatici tra combattimenti e rompicapo che permettono di andare avanti tra i livelli.
Nonostante la semplicità di interazione, il gioco è estremamente interessante e riesce a catturare molto bene lo spirito della serie Tv. I voti che ha ricevuto dalla critica sono veramente alti e, secondo me, totalmente meritati.

Per quanto riguarda il secondo capitolo, Steven Universe: Save the Light, ci troviamo anche in questo caso con un gioco di azione/avventura, ma questa volta si tratta di un multi piattaforma, disponibile per Pc, Play Station, Xbox e Nintendo.
Il videogioco, sviluppato sempre da Grumpyface Studios, è un gioco per tutte le età, capace di intrattenere senza annoiare tra combattimenti gestiti con un meccanismo di tempo reale e turni e ricerca di oggetti che servono per proseguire con le missioni.
Unico punto debole, per me, è la ricerca dei cristalli che servono per poter potenziare le armi. la loro gestione porta a dover fare troppe volte uno stesso livello solo per raggiungere il numero necessario di cristalli. Ok, non è una cosa importante per terminare il gioco, ma dannazione! Io voglio il mio “100% completato”!

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Valentina
Lettrice onnivora, educatrice, mamma.
Dei libri amo la capacità di mostrare la complessità del mondo che ci circonda, forse per questo tra i miei generi preferiti rientrano fantascienza, fantapolitica, fiabe tradizionali e saggistica.

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