Fantasy e Fantascienza, Recensioni

Review Party: Nevernight #2 – I Grandi Giochi di Jay Kristoff

Ed eccoci al terzo appuntamento del nostro evento promozionale per l’uscita di Nevernight in Italia e oggi parliamo de I Grandi Giochi, secondo volume della saga; ma non temete, farò di tutto per non rovinarvi il gusto della lettura di nessuno dei due capitoli.

Se vi siete persi la recensione del primo volume, Mai dimenticare, (priva di spoiler anche quella), la potete recuperare da qui.

Con I Grandi Giochi torniamo ad Itreya, appena una manciata di mesi dopo gli eventi conclusivi di Mai dimenticare. Nonostante tutto quello che ha dovuto affrontare negli ultimi mesi, la nostra Mia è ancora l’assassina votata alla vendetta di sempre ma, questa volta, a guidarla arrivano una nuova sfida e un nuovo incarico, anche se personale e non al servizio della Madre dell’Omicidio Benedetto.

Mia dovrà infatti viaggiare attraverso il deserto in un modo tutt’altro che comodo, per giungere fino ai Giardini Pensili di Ashkah, cruenta città in cui vengono venduti i futuri Gladiatii, i combattenti dell’Arena. Qui verrà scritto il suo nuovo destino, un destino fatto di sangue, violenza e ricordi, e qui la nostra Mia sarà messa alla prova forse più di quanto lo è stata fin ora. E qui mi fermo, almeno per quanto riguarda la trama, o rischio che qualcuno commissioni alla Madre la mia dipartita prematura.

La particolarità di Nevernight – I Grandi Giochi

A colpire dalle prime pagine di questo seguito è soprattutto l’arco temporale scelto da Kristoff: due piani narrativi che corrono in parallelo, distanziati da appena una manciata di mesi ma da un’infinità di eventi che pian piano diventeranno sempre più chiari ai nostri occhi. Il collegamento tra i due è all’inizio sfuggente, e l’autore ci stuzzica a fare ipotesi e a provare a comprendere come la nostra assassina preferita sia arrivata dove la vediamo ora. A fare da bandolo della matassa, ci sono ancora i temi cari a Kristoff, Ricerca, quella di Mia per scoprire la verità sui suoi poteri e Vendetta, della protagonista contro chi le ha strappato la famiglia e della Chiesa Rossa che cerca sangue per riscattare i crediti contratti nel primo volume.

Tornano alcuni del personaggi secondari che avevamo imparato ad amare (o ad odiare) nel primo volume ma non mancano, ovviamente, nuovi volti interessati giunti ad affiancare Mia lungo il suo percorso; piccolissima anticipazione, finalmente incontriamo un nuovo Tenebris, qualcuno che come la nostra protagonista è in grado di plasmare le tenebre a suo piacimento. Quale sarà il rapporto tra questo nuovo Benedetto della Mannaia e la nostra Mia è un dettaglio che vi lascerò scoprire durante la lettura, ma dico solo che sarà tutt’altro che semplice. Ma, d’altronde, parlando della Corvere era quasi scontato.

In conclusione

Un bel tuffo nel passato attende la nostra Lama preferita, anche se i ricordi si riveleranno fin da subito parecchio duri da gestire. Insomma, con I Grandi Giochi si apre una nuova avventura, che mantiene intatto il sapore dei precedenti volumi di Nevernight ma lo spezia di nuove rivelazioni, colpi di scena e una dose sempre gustosa di avventura.

Un secondo capitolo che si scrolla di dosso il pesante fardello di “riempitivo” e riesce a catturare quando il precedente, spingendoci a divorare avidamente le pagine per arrivare a carpire ogni rivelazione offertaci dal nostro abilissimo aguzzino.

A fine lettura resta viva la brama di andare avanti, e di scoprire quale conclusione attenda la nostra Mia al termine del suo intricato percorso. Dopo aver letto questi due volumi, ho la bruciante sensazione che il futuro si rivelerà tutt’altro che roseo.

Trama: Mia Corvere, distruttrice di imperi, ha trovato il suo posto tra le Lame di Nostra Signora del benedetto omicidio, ma sono in tanti all’interno della Chiesa Rossa a pensare che non se lo meriti. La sua posizione è fragile, e non si sta affatto avvicinando alla vendetta cui agogna. Ma dopo uno scontro letale con un vecchio nemico, Mia inizia a sospettare quali siano i veri moventi della Chiesa Rossa. Al termine dei grandi giochi di Godsgrave, Mia tradisce la Chiesa e si vende come schiava per avere la possibilità di mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Sulle sabbie dell’arena, Mia trova nuovi alleati, feroci rivali e domande ancora più incalzanti sulla sua affinità con le ombre.

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.