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Una giornata in ruolo con i Demiurghi – Nona Tappa Blog Tour: Legio M Ultima, Sfida all’Impero- Parte 2

Salve Chiacchieroni!
Per tutti quelli giunti qui dalla prima parte della nona tappa di questo Blog Tour, riprendiamo la giocata interrotta nel post precedente; per tutti gli altri questo post fa parte del Blog Tour dedicato a Leglio M Ultima, Sfida all’impero, il nuovo romanzo dei Demiurghi nella loro ucronia romana ed è la seconda parte di una giocata improvvisata in chat che vede come protagonisti Azia Medea Rubinia Antinea e Elios Tigrane, i due personaggi creati dai Demiurghi.
Se vi siete persi il primo post, potete recuperarlo da qui (se volete un consiglio, leggete le due tappe in ordine, avrete un’idea molto più chiara di chi sono Azia e Elios e quale avventura sta per travolgerli.

Ma bando alle ciance, ritiriamo fuori le schede e ricominciamo!

Abbiamo lasciato Elios a riposare nelle sue stanze(dopo aver controllato che non fossero sorvegliate e aver improntato alcune misure di sicurezza) e Azia alle prese con un mercante nella città.
È proprio con lei che riprendiamo ora: dopo alcune lusinghe e non tanto velate minacce, la nostra ricca matrona è riuscita a carpire alcune informazioni preziose sul prefetto e sui suoi presunti loschi affari nella città. Pare infatti che il prefetto abbia speso grosse somme di denaro per finanziare le spedizioni al pozzo, somme che potrebbero causargli non pochi problemi nella vita di tutti i giorni.
Inoltre, sembra che la voce delle spedizioni si sia sparsa per la città e che la popolazione sia piuttosto spaventata dai ritrovamenti di resti animali che sembrano ricondurre a niente meno che sacrifici a qualche dio.

M:
Mentre ripercorri la strada in direzione della villa, vieni affiancata dal tuo fido schiavo nubiano, Cletus.

A:
Inarco un sopracciglio, guardandolo di sghimbescio di sotto in su.
**Se i miei pari sapessero chi davvero sia lui, non esiterebbero nemmeno per un battito di ciglia a sottoporlo a estenuanti torture per carpire ogni suo segreto, senza rendersi conto che non caverebbero comunque un ragno dal buco. Con me si è confidato, ma solo a fronte di un giuramento di non divulgare quelle informazioni, per cui sotto molti aspetti ho anche io le mani legate. Ma se mai un giorno dovessi tornare in Aegyptus, di certo saprei cogliere più segnali di quanti nessun altro coglierebbe mai. **

M:
Un singolo, impassibile cenno affermativo.

A:
**Ottimo, finalmente si scopre qualcosa. Al rientro chiederò il pranzo in camera e parleremo tra di noi.**

M:
Appena rientrate Krizia si prende cura di te, mentre Cletus si eclissa per andare a sua volta a lavarsi via la polvere. Per essere di una stazza notevole, con la pelle d’ebano che risalta sul muro bianco e ocra della stanza, si muove con una grazia e silenziosità fuori dal comune, senza considerare come al mercato si fosse celato in piena vista, senza destare la minima curiosità nelle persone.
Certamente l’atmosfera cosmopolita di Tharros aiuta, visti i proficui traffici con le coste africane.

A:
Mi allineo con Cletus, Krizia e Stephanos.
L’ancella e il segretario non sono ancora riusciti a penetrare le grazie e i segreti degli schiavi di casa e sanno come muoversi per non destare sospetti, Cletus mi racconta cosa ha scoperto a seguire i tre legionari del prefetto che abbiamo incrociato per strada e che sono andati a unirsi al manipolo giù al porto che si insultava con la ciurma di prima.
E, ancora una volta, colgo lo stesso riferimento, lo stesso posto. Non avendo altro da dirci vado a fare il mio dovere di nobildonna vacua – sigh – e cerco di non tentare il suicidio con gli aghi da ricamo per sfuggire alla noia.

M: (ad entrambi)
Verso sera, entrambi sentite bussare alle vostre porte e due schiave (una a testa) vi avvisano che siete attesi per la cena nel triclinio.
Seguendole venite condotti lungo i corridoi fino alla grande sala in cui uno dei tre letti è occupato dal prefetto e dalla moglie. L’uomo al vostro ingresso si alza in piedi per salutarvi.
Elios, tu entri per primo e poco dopo di te vedi entrare Azia, scortata da una serva.
Azia, quando entri nella stanza noti alla tua sinistra, fermo in piedi, lo stesso uomo di bell’aspetto e muscoloso che avevi scorto sul molo.

A:
Se sono stupita non lo do a vedere, anzi sono l’eleganza personificata.
In questo ricordo molto la stessa fredda ed elegante nobile spocchiosa che Elios ha messo sotto torchio. E, al contempo, non è lei per niente. Così affabile verso l’ospite…
Attendo le presentazioni

E:
Immaginavo che alla cena sarebbe stata presente anche lei e quindi la saluto con eleganza.


M:
Il prefetto si avvicina a voi e con tono affabile dice:
“Domina, lasciate che vi presenti Elios Tigrane, forse avete già avuto l’onore di conoscerlo visto che lavora proprio per vostro padre. È qui per alcuni affari con cui non vi tedierò più del necessario”.
E rivolgendosi ad Elios:
“Immagino che non avrete bisogno che vi presenti la nostra sublime ospite, la matrona Azia Medea Rubinia Antinea.

M:
Elios, tu intravedi in quella donna che sorride in modo elegante e misurato solo un’ombra della donna fredda e spietata con cui hai già avuto a che fare in passato.

E:
“Non ho mai avuto l’onore di conoscerla di persona Prefetto … una donna come lei non si dimenticherebbe facilmente.”

A:
Forse sembra che aggrotto un attimo la fronte, ma è appena un’impressione.
“Suvvia, non conosco certo tutti coloro che sono alle dipendenze del palazzo…”, dico leggera.
“Che incarico ricopri, Tigrane?”, chiesto col tono futile delle ricche viziate, quello che dice al mondo: non me ne potrebbe fregà de meno.

E:
Prendo un pezzo di pane dal piatto e sogghigno dentro di me pensando che ha imparato bene a fingere.
“Consegno messaggi, nulla di impegnativo per mia fortuna.” Con il tono di quello che non ha molta voglia di darsi da fare.

A:
“Oh, viaggi molto dunque”

E:
“Per fortuna mi piace vedere sempre posti nuovi.”
Dico, mentre penso alla farsa che stiamo tenendo in piedi entrambi in quanto, anche se non so perché lei sia qui, di sicuro non è per piacere.

M:
La cena è una farsa di chiacchiere, ed entrambi non vedete l’ora che finisca, ma certo non traspare l’insofferenza di Azia per l’idiozia della moglie del prefetto, Erminia, e per le trame che il prefetto ben si guarda dal citare.

A:
**Dev’essere per via della presenza di questo Tigrane, visto che in settimana, ben carico di vino, ha accennato a quel maledetto pozzo, salvo poi sciogliersi in lacrime per il figlio scomparso e diventare quindi inutile.
La voce di Elios, però, ogni volta che parla mi vien da chiudere gli occhi. C’è qualcosa che non torna.
E’ qualcosa nel timbro della voce. Ma non è possibile, me lo ricorderei se lo avessi già incontrato. E se… no. Impossibile.

Escluso.

E poi quella voce era artefatta.

Determino io la fine della cena con un sonoro sbadiglio seguito dal mio alzarmi dal triclinio.
“Chiedo venia, Tharros è molto bella da visitare,ma con tutti questi saliscendi e nemmeno una portantina…” lagnosa e petulante come a dire al prefetto di essere in grave mancanza a non averci pensato.

M:
Erminia arrossisce di vergogna, dicendo a denti stretti:
“Te l’ho sempre detto caro che era necessario farne arrivare da Roma”

A:
“Credo che mi ritirerò per la notte. Tigrane… è stato un piacere, magari domani potrai accompagnarmi alle terme di Fordongianus, presumo che il tuo messaggio tu l’abbia già consegnato e un accompagnatore in più a scortarmi sarà solo più sicuro.
Ho sentito racconti da brividi su un certo pozzo… e voglio assolutamente vederlo!” entusiasta come una bambinetta.
(La sua è chiaramente una sfida verso Elios. Non la si coglie dalle parole, ma dall’occhiata che gli lancia: un lieve stringere gli occhi solo per lui.)

M:
Il prefetto sbianca leggermente.

E:
Guardo il prefetto in tralice.

M:
Lui scuote la testa, visibilmente scioccato e ignaro di come quell’informazione sia giunta alle orecchie della matrona.

E:
“Se il nostro ospite non avrà dei compiti impellenti da affidarmi ne sarò lieto ma ritengo che la vostra persona sarebbe più al sicuro in città ”

A:
Gesto vago della mano, come a dire che sono parole al vento.

E:
I miei occhi diventano due fessure gelide alla volta del Prefetto.

A:
“Non avrai mica paura, Tigrane, vero? Chissà cosa penserà il mio povero pater quando glielo riferirò…”
“A domani, partiamo intorno alla hora III”
“Buona notte!” allegra e dopo un grazioso cenno del capo a tutti e nessuno, degno gesto di nobile figlia dell’imperator, volto le spalle alla tavolata e me ne esco con passo leggero.

E:
Me ne resto in silenzio visto che le uniche parole sarebbero una serie di lavori poco consoni alle divinità del pantheon.
Quando esce, mi rivolgo al prefetto:
“Vado a riposarmi e tu spera che lei torni integra se non la strozzo prima io.”

M;
“Oddio no, l’imperator non me lo perdonerebbe mai se succedesse qualcosa a sua figlia!”

A:
Sono appena oltre la finestra, che ascolto. Sogghignando.

E:
“Cosa vuoi che le accada, al massimo si spezzerà le unghie. ”

A:
Colgo il freddo sarcasmo di Elios e sogghigno. Quando sento il rumore di passi mi allontana rapida, le babbucce da casa non fanno alcun rumore sul pavimento di marmo.

M:
Elios, quando esci dal triclinium la vedi camminare lenta verso l’ala delle camere degli ospiti, dove alloggi anche tu.

E:
**Perché sei ancora nel peristilio, domina, quando avresti dovuto già essere se non nella tua camera, nel corridoio dell’ala che lì ti porta?**
Sogghigno. Non mi sbagliavo. È proprio una brava attrice. Un’attrice spiona.



 


M: Ragazzi, pausa?

A: Sì! Birra?

E: Alcolizzata.

A: Ma và, m’avesse offerto il cannonau…

E: Buono il cannonau, in effetti.

M: … sguardo perso dall’uno all’altra. Li zittisce dopo poco con l’inconfondibile rumore dell’apribottiglie che apre tre birre.

M: Allora, ditemi, pare che vi troviamo proprio bene a ruolare. Da dove viene tutta questa abilità?

A: Ridacchio. Beh, forse perché oltre che giocatori siamo anche master, ideatori di avventure e, non ultimo, ancora adesso i personaggi nuovi che creiamo per le storie, fossero anche solo delle comparse, hanno a casa di Elios la loro bella scheda di AD&D.

E: Confermo. Tutti i personaggi di Legio M Ultima, dai protagonisti della coorte XII Fulguralis a tutti gli antagonisti, comparse e comprimari sono stati creati come personaggi per AD&D, alcuni con le schede complete, altri con le schede più limitate dei PNG. Ma tutti hanno la loro storia, le loro caratteristiche e peculiarità. Pregi e difetti.

M: Affascinante, ditemi di più!

E: Beh, tanto per cominciare, come già abbiamo chiarito anche in altre tappe di questo blogtour, noi siamo appassionati di GdR e di Storia antica, da qui l’idea della commistione di genere tra fantastico e storico. Non che la cosa sia una novità, in effetti tutti i nostri coetanei con interessi simili…

A: Ma proprio tutti, eh, non se ne salva uno!

E: Dicevo, i nostri coetanei con la nostra stessa passione per i GdR la prima cosa che dicono: Ah, bello, un romanzo ispirato a Lex Arcana.
A: A me a questo punto però cominciano a girare.

E: A cuccia, donna, prima di cominciare con i tuoi sproloqui.

A: Sai dove puoi andare?

E: Sì, dritto e in fondo a destra.
Azia si incazza tanto perché a lungo andare è snervante, ma no, per quanto ci rendiamo conto che il parallelismo con quel vecchio GdR venga facile, l’unica cosa che hanno in comune è la base storica, ma nemmeno tanto nemmeno quella.
A: Ielenia, non tutti sanno che conosciamo molto bene gli autori di Lex Arcana, pensa che Elios li incontra spesso, per un motivo o per l’altro, dal momento che loro bazzicano tutti Venezia città.
Sono io quella fuori, che sta nelle campagne. Pensa che al tempo – e parliamo del lontano 1993 – abbiamo contribuito a farne i beta test, quando ancora non esisteva un manuale, ma solo una serie di fogli rilegati con spirale a comporre i vari volumi che si trovavano nella scatola.
Nel corso del tempo non abbiamo perso un’espansione che fosse una, di quel gioco, tuttavia Legio M Ultima non potrebbe essere più distante di quanto non lo sia Marte dalla Terra.

M: Ma come mai? Non è certo una novità omaggiare in un romanzo un GdR, in un modo o nell’altro.

E: Beh, quando si tratta di romanzi e scrittura il confine tra citazione, omaggio e plagio è sempre molto labile. In realtà le cose sono molto semplici: Legio M Ultima è un universo assai più complesso e dettagliato di quanto Lex Arcana sia mai stato.

A: Il periodo storico è diverso, le premesse sono diverse, le regole sono diverse, le classi sono diverse. La magia stessa è diversa. Di solito chi finora ha associato i nostri scritti a quel gioco, di solito poi salta fuori che dei nostri scritti non ha letto niente in realtà.

M: E ditemi, avete mai trasposto qualche vostra giocata?

E: No, anche se non nego che i primi tempi ci abbiamo provato. Ma non è fattibile come cosa, per cui alla fine abbiamo totalmente staccato il gioco dallo scrivere. Anche se poi, in realtà, la personalità dei personaggi che emerge dalle pagine del libro è invece dettata tutta dalla campagna di gioco nel mondo della Specula.

M: Be’, allora direi che che questa tappa e il nostro progetto di continuare a narrare questa campagna cada proprio a fagiolo no?

A e B: Certamente, noi a giocare non ci tiriamo mai indietro e l’idea di mostrare non solo la personalità e il modus operandi dei nostri pg preferiti, ma anche quanto complesso sia il lavoro di delineare il mondo, usi e costumi, credenze innestando la componente fantastica ci piace un sacco. Aggiungici che potresti trovarti invischiata in mirabolanti exploit creativi targati demiurghi, perché quasi sempre qualcosa di quello che giochiamo viene poi sicuramente rielaborato o per un background più dettagliato e approfondito – cosa che, per esempio, farà di certo questa giocata – o con magari uno spinoff sul nostro blog o anche pubblicato.
Chi lo sa? Ora da brava, master, tira quei dadi e andiamo avanti con la partita per le prossime puntate!

M:
Ottimo, allora giochiamo!


E la tappa finisci qui Chiacchieroni.
Spero che questa breve immersione nel mondo GdR dei Demiurghi vi sia piaciuta, e che vi abbia permesso di conoscere meglio loro e il loro interessantissimo mondo.
La magia però non finisce qui: se il progetto decollerà infatti, in futuro potrete leggere nuovi episodi dell’avventura di Azia e Elios a Tharros, e scoprire insieme a loro cosa si cela nelle tetre profondità del pozzo sacro.

Nel frattempo, per far fruttare bene l’attesa potete continuare a seguire il Blog Tour e nel caso recuperare le tappe che vi mancano, per scoprire tutti i dettagli più succulenti di Legio M Ultima – Sfida all’Impero.

TAPPE DEL BLOGTOUR

Buona lettura e ad una prossima puntata 😉

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.

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