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Recensione Il Mio Splendido Migliore Amico di A.G Howard

Che dire, un libro che è stato davvero in grado di stupirmi. Partiva decisamente svantaggiato, causa il bruttissimo titolo scelto per la traduzione in italiano (l'originale si chiama Splintered, non capisco il nesso…) e qualche trama mal fatta vista in giro, elementi che lo classificavano nel cesto che la sottoscritta chiama: romanzetti d'amore adolescenziale a tema “fantasy” (poveretto, che cattiveria). Poi la Newton ha avuto la stupenda idea (riscatto forse?), di mettere l'ebook a 0,99€, e che fai, non te la tenti per così poco?

Così in un momento di relativa calma ho preso in mano questo libro e già dopo pochissime pagine: la sorpresa! Sono stata catturata e trascinata in un Paese delle Meraviglie particolarmente inquietante ma molto molto accattivante, dal quale non volevo assolutamente uscire (eh si, l'ho divorato nel giro di una serata, tralasciando per giunta lo studio). Tutto in questo libro è maledettamente attraente. La Howard ha delle idee solide e grande talento nel renderle interessanti e coinvolgenti ed è capace di sorprendere il lettore mantenendo costantemente viva la sua attenzione. Per quanto lo scenario sia particolarmente sfruttato infatti, andando avanti con la lettura sei sempre più curioso di sapere come si è immaginata l'evento successivo, come ha modificato e arricchito quella scena specifica che ricordi così bene. E lei riesce a non deluderti, regalandoti un dettaglio, un personaggio nuovo, un evento che stravolge il Paese delle Meraviglie che conoscevi.
Su questo sfondo originale e bene descritto, l'autrice cuce dei personaggi interessanti e dai tratti molto elaborati. Riesce a discostarsi parecchio dal genere nel quale (purtroppo) viene inserita, (vedi il cesto di cui sopra) creando personalità non banali e approfondite: Alyssa per prima, diciassettenne all'apparenza normale che scopre dentro di se lati del suo carattere che non pensava di possedere, Morpheus, così pieno di sfumature e contraddizioni, Alison, la madre di Alyssa, pazza ma con qualche attenuante, e per finire tutti i bizzarri personaggi che la nostra protagonista incontra durante il suo viaggio.

Ovviamente in tutto questo bel quadro non poteva mancare la storia d'amore che seppur non totalmente necessaria (almeno per me, parliamo comunque di uno Y.A, quindi credo sia d'obbligo) riesce a non essere troppo invadente e egocentrica, cosa purtroppo frequente nel genere. Diciamo quindi che consiglio questo libro anche agli allergici alle Storie d'Ammmmmore con il suggerimento: vale la pena saltare quelle due paginette per godersi tutto il resto delle Meraviglie 😉

Dunque direi che Il Mio Splendido Migliore Amico (mi urta anche scriverlo) vince il premio per il romanzo rivelazione mistica del mese e penso anche quello del libro comprato al Salone del Libro di Torino (su questo punto vi terrò aggiornati, se avete qualche altro titolo da proporre sono tutta orecchi ^_^ )

Trama:
Alyssa Gardner riesce a sentire i sussurri dei fiori e degli insetti. Peccato che per lo stesso dono sua madre sia finita in un ospedale psichiatrico. Questa maledizione affligge la famiglia di Alyssa fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo “Alice nel Paese delle Meraviglie”. Chissà, forse anche Alyssa è pazza, ma niente sembra ancora compromesso, almeno per ora, almeno fin quando riuscirà a ignorare quei sussurri. Quando la malattia mentale della madre peggiora improvvisamente, però, Alyssa scopre che quello che lei pensava fosse solo finzione è un'incredibile verità: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, è molto più oscuro di come l'abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi sono in realtà perfidi e mostruosi. Per sopravvivere e per salvare sua madre da un crudele destino che non merita, Alyssa dovrà rimediare ai guai provocati da Alice e superare una serie di prove: prosciugare un oceano di lacrime, risvegliare i partecipanti a un tè soporifero, domare un feroce Serpente. Di chi potrà fidarsi? Di Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata? Oppure dell'ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida nel Paese delle Meraviglie?

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.

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