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Recensione: Suzie Moore e il Nuovo Viaggio al Centro della Terra



Vi avevo già parlato di questo libro nella sua segnalazione il mese scorso, nella quale vi esprimevo tutta la mia attesa e le mie aspettative verso l'esordio di questa giovane e simpaticissima ragazza.
Grazie alla casa editrice, la Dunwich Edizioni, che ringrazio immensamente, ho potuto leggere questo libro e sono qui ora per raccontarvi la bellissima esperienza che mi ha regalato.
Premettiamo che il genere, lo young adult fantasy non è propriamente il mio preferito e che spesso mi approccio a questi libri con una punta di diffidenza. Nel caso di Suzie Moore, questa diffidenza è svanita nel giro di pochissime pagine. Il romanzo infatti è scritto divinamente e l'idea sul quale è costruito è molto originale e coinvolgente.

Ma partiamo dall'inizio: Suzie è una giovane ragazza di 16 anni americana che ha perso i genitori e si è trasferita in Italia per vivere con la zia. A Roma, Suzie frequenta una scuola di integrazione per stranieri per la quale però dimostra scarso interesse. La sua vita infatti è andata distrutta con l'incidente dei suoi genitori e l'unico scopo che le resta risiede nella musica, valvola di sfogo emozionale e mondo nel quale rifugiarsi quando le cose si fanno troppo insopportabili. Tutto cambia il giorno in cui Suzie trova un file con del Viaggio al Centro della Terra di Jules Verne con sopra il suo nome, che la catapulta tra le sue pagine. Insieme al professor Otto Lidenbrock e al giovane Axel, frutto della penna di Verne, Suzie vivrà straordinarie avventure, in un continuo passaggio tra mondo reale e mondo cartaceo. E mano a mano che la lettura andrà avanti e le scoperte del professore la coinvolgeranno sempre di più, la nostra giovane ragazza inizierà a riappassionarsi alla vita e alle sue incredibili sorprese.

Grazie ad una narrazione in prima persona mai fastidiosa o ingombrante, Anita ci proietta nella mente di Suzie, nel suo cuore, facendoci vivere in prima persona la sua storia come lei vive quella del Viaggio al Centro della Terra, in un bellissimo gioco di immersioni ed immedesimazioni, alla scoperta della potenza della lettura.
La nostra giovane cantante cresce tra le pagine e grazie alle pagine e i personaggi che la circondano crescono con lei; gli avventurieri di Verne, gli amici del suo gruppo musicale, la zia, tutti loro vengono influenzati dai cambiamenti di Suzie e con grande abilità ci vengono proposti in maniera viva e pulsante.

Su tutto predomina la scrittura di Anita, così vitale, a tratti ironica, molto intensa e frizzante, capace di rendere ogni tratto dettagliato ma mai noiso; uno stile perfettamente sincronizzato con il carattere di Suzie, molto pungente e chiuso all'inizio, e sempre più coinvolto, stupito, emozionato dalle stupende scoperte e avventure che la catturano.
Avrei difficoltà a categorizzare questo romanzo, perché in certe parti predomina il lato avventuroso, in altre quello di formazione, in altre ancora quello mistery. Eh si, quasi dimenticavo, abbiamo anche un lato mistery, che ruota intorno alla domanda: perché sul file del libro di Verne svetta il nome di Suzie? Chi è che la conosce così bene da sapere quali avventure la ragazza è in grado di vivere tra le pagine? Su questo mistero si basa anche il finale, che sono sicura, saprà sorprendervi.

Insomma, Suzie Moore e il Nuovo Viaggio al Centro della Terra è un esordio davvero brillante che secondo me è in grado di appassionare sia i giovani lettori che quelli un po' più navigati, trascinandoli in un avventura molto riflessiva e coinvolgente.
Se vi piace il genere (in realtà anche se come me non ne siete proprio affascinati), se siete convinti come la sottoscritta che la lettura regali emozioni e insegnamenti insostituibili e soprattutto se siete appassionati del romanzo di Jules Verne, questo Nuovo Viaggio saprà catturarvi e regalarvi ore di piacevolissima lettura 🙂

Per tutti i link informativi sull'autrice e sul libro e per l'acquisto vi rimando alla segnalazione.

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.

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