Fumetti, Recensioni

Recensione 'O Malamente di Lorenzo Bartoli e Luca Bertelè




La storia di ‘O Malamente risale alla fine degli anni 90, quando Lorenzo Bartoli e Luca Bertelè (entrambi già conosciuti nel panorama del fumetto italiano) mettono su questo progetto, spalleggiati da Roberto Recchioni, amico di entrambi e volto noto soprattutto agli appassionati bonelliani.
‘O Malamente nasce come serie di 13 puntate, pubblicate regolarmente dal 1998 al 2001 sulla testata Skorpio, ed è una serie mai conclusa, che narra le vicende di un boss della mala napoletana in chiave umoristica.
Ad un anno dalla scomparsa dello sceneggiatore e ideatore del personaggio, Lorenzo Bartoli, il suo amico nonché disegnatore delle tavole Luca Bertelè ha aperto un crowdfunding per ripubblicare l’opera in un unico volume, e l’impresa ha avuto successo. ‘O Malamente è disponibile da novembre in un volume di quasi 200 pagine, con illustrazioni speciali di molto disegnatori che negli anni hanno collaborato con Bartoli, con prefazione di Roberto Recchioni, e pubblicato grazie alla casa editrice Tunué.

È proprio grazie a quest’ultima che ho potuto leggere una copia digitale di questo fumetto, e grazie a lei se oggi posso parlarvi di questo tassello imperdibile del fumetto italiano. Saprete già se mi seguite da un po’, della mia passione per il disegno occidentale, e soprattutto per il fumetto nostrano; da buona amante Bonelli apprezzo il disegno a china e le illustrazioni caratteristiche del nostro fumetto, ed è stato un vero piacere per me leggere le avventure di questo boss così particolare e divertente.
‘O Malamente è un anziano (ma voi non diteglielo) caporione in una Napoli del futuro, governata da criminali e boss mafiosi privi di scrupoli e senza morale; le sue spalle sono un grosso gorilla pelato (più grosso che cattivo), e una bionda e provocante giovincella, figlia adottiva del capo. Tutte le loro vicende sono scritte con intento ironico e sarcastico, e sono scollegate tra loro; ognuna di queste quattordici storie (di cui una è totalmente inedita), serve a mostrarci un frammento nuovo di questo mondo governato da male e caos (anche questi in chiave davvero molto ironica), e a delineare a poco a poco il carattere di questo terribile boss, che di terribile ha forse solo il nome.
Le storie sono state tutte riscansionate, riletterate e ripulite, conservando la struttura e la composizione originale: tavole quindi con schema fisso bonellide, ma molto elastico (come i Bonelli più moderni), con vignette anche a pagina intera e strutture non sempre regolari. L’effetto visivo è davvero ben curato e piacevole, molto dinamico e facilmente leggibile.
A fine volume trovate le tavole disegnate per l’occasione, di cui sul sito del crowdfunding ho trovato una preview, che vi lascio in cosa all’articolo.
Posso dirvi poco dell’edizione cartacea, che mio malgrado ancora non ho potuto vedere, ma posso sicuramente consigliarvi di recuperare questo fumetto; sia perché si tratta di un pezzo di storia del fumetto nostrano, veramente notevole e piacevole, sia perché si tratta di un imperdibile omaggio al suo magistrale autore.

Chi sono gli autori?
Lorenzo Bartoli:
Nato a Roma nel 1966. Esordisce come sceneggiatore di fumetti nel 1988 sulle pagine di L’Eternauta, storica rivista edita dalla Comic Art.
Nel 1993 crea, assieme ad Andrea Domestici, Arthur King, edito da Cierre Editore e, in seguito, da Macchia Nera Editore. Inizia a collaborare con Sergio Bonelli Editore, sceneggiando alcune storie di Martin Mystère. Negli anni seguenti, sempre per la Bonelli, scriverà anche Dylan Dog e Zagor. Collabora anche a diverse pubblicazioni Disney. Nel 1996 esce negli Stati Uniti Dolls, per l’editore Sirius, seguito nel 1998 da Morrigan. Dopo un lungo e proficuo sodalizio con Massimo Carnevale sulle pagine di Skorpio e Lanciostory per l’Eura Editoriale e la lunga esperienza, in coppia con Roberto Recchioni, di Napoli Ground Zero sulle pagine di Skorpio, nel 2002 Bartoli è creatore e sceneggiatore, sempre insieme a Roberto Recchioni, del fumetto di culto John Doe e nel 2005 della miniserie di 24 numeri Detective Dante. Nel 2011 crea e sceneggia Alice Dark per l’Editoriale Aurea.
Oltre alla sua attività di scrittore e sceneggiatore, nel corso della sua carriera, riveste il ruolo di direttore delle riviste L’Eternauta e Tiramolla e direttore editoriale di Eura Editoriale. Al suo attivo ha tre libri in prosa. I primi due sono romanzi e sono scritti con lo pseudonimo di Akira Mishima ed editi da Fanucci: nel 1996 Bambole e nel 1998 Overminder – Il sognatore. Il terzo libro, Cuori da bar, è stato pubblicato da Edizioni BD nel 2007 ed è un’antologia dei migliori racconti apparsi sul suo blog. Lorenzo Bartoli ci lascia il 5 ottobre 2014.

Luca Bertelè:
Nato a Lecce il 14 Febbraio 1974. Vive e lavora a Milano dove ha frequentato la Scuola del Fumetto di Milano e successivamente l’Accademia Disney. Esordisce nel 1996 nel campo delle autoproduzioni e della piccola editoria, dove è co-fondatore della casa editrice Factory.
Nel 1998 inizia la collaborazione con l’Eura Editoriale con alcune storie brevi sulle pagine di Skorpio. Sempre per l’Eura disegnerà, su
testi di Lorenzo Bartoli la serie ‘O Malamente, parte del progetto Napoli Ground Zero e, successivamente, John Doe. Bertelè firma fumetti per alcune tra le più importanti case editrici italiane: Comic Art, Rizzoli, Hobby&Work, Play Press, Magic Press, Eura Editoriale, Editoriale Aurea,
Disney. Illustrazioni per Paravia/Bruno Mondadori, Zanichelli, Giunti, Arnoldo Mondadori e Piemme/Battello a Vapore, per la quale realizza i libri illustrati di Scooby-Doo. Dal 1997 disegna la serie per bambini Lele, Sabry e Tobia per il Touring Club Italiano realizzando anche, per il Touring Editore, libri gioco e libri illustrati. Disegna inoltre la serie Star Wars: The Clone Wars e Star Wars Comics per l’inglese Titan. E Grimm’s Fairy Tales per l’americana Madefire. Dal 2005 al 2010 è Production Manager di Edizioni BD, per la quale illustra anche storie a fumetti. In seguito collabora come editor e grafico con Panini per i magazine legati al mondo di Star Wars. Come colorista collabora con la Sergio Bonelli Editore sulle serie Orfani, Dylan Dog Color Fest e Le Storie.

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.

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