Divulgazione, Recensioni

Recensione Questione di Chimica di Mai Thi Nguyen – Kim

Approfondire una materia scientifica è sempre una sfida. Al fascino della materia, infatti, si sovrappone la complessità di un mondo che ha un suo linguaggio, un suo rigore e una sua disciplina. Per questo, ogni volta che sul mercato fa capolino una pubblicazione scientifica che riesce a coniugare in sé semplicità e curiosità, sono tra le prime a metterci le mani sopra. Questione di Chimica, il protagonista di questa recensione, è in tutto e per tutto un libro divulgativo sulla Chimica. Ma è anche e soprattutto uno sguardo fresco, divertente e accessibile a una materia complessa ed estremamente affascinante; una finestra su un mondo che fa paura ai più, capace di mostrarne però tutti i lati più stimolanti.

Mai Thi Nguyen – Kim ha un’idea ben chiara in mente, quando scrive questo testo: mostrare perché la Chimica è un mondo così attraente. E la mette in pratica andando oltre le difficoltà del linguaggio e raccontando aspetti della vita di tutti i giorni in cui la Chimica si rivela necessaria. Questione di Chimica è un viaggio attraverso più giorni della vita dell’autrice, un percorso in cui le pietre miliari sono reazioni, interazioni e approfondimenti sul microscopico mondo della modellizzazione molecolare.

Questione di Chimica di Mai Thi Nguyen-Kim
Recensione Questione di Chimica di Mai Thi Nguyen – Kim

Molecole e Vita | Recensione Questione di Chimica

Fa paura da pronunciare, questo modellizzazione molecolare, ma in realtà è il modo più semplice di vedere la nostra realtà. Immaginandoci che sia composta da piccole sfere congiunte da bastoncini riusciamo a spiegare molti dei fenomeni altrimenti mistici della nostra quotidianità. Perché il fluoro del dentifricio riesce a pulire e proteggere i nostri denti? Come mai, se attacchiamo il cellulare all’elettricità, questo si carica? E il caffè? Come fa a tenerci svegli, al mattino? Sono tutti interrogativi ai quali Mai dà una risposta proprio grazie ai concetti di molecole e urti; e che diventano improvvisamente meno mistici quando si inizia a ragionare in termini molecolari.

Il pregio più evidente del testo è la penna della sua autrice. Giovanile, divertente e mai inutilmente approfondita, Mai infonde tutta la sua passione per la Chimica tra le pagine. Sembra quasi di fare una chiacchierata con un’amica un po’ fissata, che vede il mondo a sferette e non riesce a resistere alla tentazione di mostrarlo anche agli altri.

Per chi è adatto questo libro?

Per una che mastica già la materia e il suo linguaggio, Questione di Chimica è una piacevole riscoperta di un mondo che spesso sa farsi davvero complesso. Un tuffo nella leggerezza, affascinante proprio perché affrontato con tanta familiare semplicità. Ma per chi è completamente digiuno, è il primo contatto perfetto con il mondo molecolare, perché Mai è capace di incuriosire senza mai far paura. Il suo è nuovo punto di vista che ribalta la concezione di divulgazione, anteponendo personalità e brio al puro approfondimento.

Difficile non affezionarsi a Mai e al suo mondo, e ancor più difficile non provare l’irresistibile tentazione di seguirla nei suoi studi. Peccato solo che il canale che l’ha resa celebre sia solo in Tedesco, e che non mi sia possibile (per ora) capire ciò che dice.

In alternativa, ho rintracciato una delle sue conferenze in occasione di un TEDx, nella quale spiega come rendere la scienza più attraente. Da vedere assolutamente, se volete farvi un’idea su di lei e sul suo affascinante mondo da scienziata-divulgatrice, prima di calarvi tra le pagine di Questione di Chimica.

divisore

Un ringraziamento sentito, in chiusura, va alla Sonzogno Editore, sia per aver tradotto e diffuso Questione di Chimica in Italia, sia per avermi dato la possibilità di leggerlo e parlarvene in questa recensione.

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.

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